Arte nel borgo, folla di curiosi a Lavacchio

Pavullo, più di cento persone ieri alla seconda edizione della Biennale. Negrini (Ufficio cultura): "Il merito è di questa comunità"

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Una grande scommessa, frutto dell’efficiente collaborazione tra istituzioni, residenti e uffici preposti, che ‘rischia’ di essere vinta superando ogni aspettativa. Il borgo di Lavacchio torna ancora una volta al centro degli eventi culturali in provincia e regione, ieri affollato da oltre 100 persone in occasione della seconda edizione della Biennale d’Arte. Sulla riuscita nel rilancio del piccolo borgo, ha subito ironizzato – introducendo la manifestazione – il sindaco Davide Venturelli: "Noto che l’amore fra l’Ufficio cultura e Lavacchio è ormai apertamente dichiarato: io, da abitante di un’altra frazione, sono quasi un po’ geloso". Lavacchio conferma ancora una volta il suo ruolo di realtà tanto piccola quanto incredibilmente unica nel suo genere, con una concentrazione impressionante di opere di pittura, scultura, mosaico, murales e Marcolfe (realizzate ad hoc dagli studenti dell’istituto d’arte Venturi di Modena). E’ in questo luogo che ogni elemento antropico, come possono essere i muri di contenimento o il serbatoio dell’acquedotto, prende sempre più vita e colore, diventando così parte integrante della borgata. La fortuna che sta riscuotendo non è di certo casuale, ma frutto di un progetto culturale-artistico di ‘comunità partecipata’, come definito dalla dottoressa Simona Negrini dell’Ufficio cultura di Pavullo: "Gli abitanti di Lavacchio, quando su questi muri c’erano opere consumate dal tempo e bruciate dal sole, hanno bussato ai nostri uffici per chiedere che il borgo tornasse alla bellezza di un tempo. Oggi Lavacchio è un esempio concreto di progettualità e comunità partecipata: tutto questo è stato possibile grazie alla determinazione, la passione e l’appartenenza al territorio di una comunità fortemente aggregata". Undici le nuove opere (9 di pittura e 2 di scultura) selezionate fra le idee di 37 artisti modenesi. Tema centrale della Biennale quello del ‘viaggio’, centrato a pieno da Patrick Uguzzoni: giovane artista pavullese, classe 2003, primo classificato nella sezione pittura. "La partecipazione dimostra l’amore del territorio nei confronti dell’arte – ha sottolineato l’assessore alla Cultura Daniele Cornia –. Siamo partiti da Lavacchio perché c’era già qualcosa di sedimentato, ma vorrei rassicurare anche il sindaco – ha ripreso sempre in tono scherzoso – che il nostro obiettivo resta arricchire e valorizzare tutte le frazioni di Pavullo".

Riccardo Pugliese