"Asili, i servizi dati all’esterno toglieranno posti di lavoro"

Il sindacato: "Al nido ’Il Paese dei Balocchi’ lavorano 21 persone: per loro quali garanzie?".

"Asili, i servizi dati all’esterno  toglieranno posti di lavoro"

"Asili, i servizi dati all’esterno toglieranno posti di lavoro"

E’ scontro a Mirandola tra l’amministrazione ed il sindacato per lo sbocco del confronto relativo al futuro del nido d’infanzia "Il Paese dei Balocchi", attualmente gestito attraverso una convenzione con Asp Comuni Modenesi Area Nord fino a fine giugno 2023, cui sono affidati i nidi anche di altri comuni della zona. Mirandola ha comunicato la "decisione di esternalizzare il nido d’infanzia – sostiene il sindacato - già a partire dall’anno scolastico 20232024, attraverso una procedura di appalto, ancora non avviata, che mette fine di fatto alla gestione pubblica dei servizi all’infanzia della fascia d’età 0-3 anni nel territorio del comune". Nel nido comunale lavorano 21 persone tra educatrici e personale collaboratore, di cui 17 a tempo determinato, molte delle quali sono precarie storiche del servizio. "L’esternalizzazione del nido mette a repentaglio il posto di lavoro della maggior parte del personale impiegato – accusa Veronica Marchesini della FP Cgil - con preoccupanti ricadute sociali, considerato che solo 4 persone sono a tempo indeterminato e nessuna prospettiva di assunzione a tempo indeterminato è stata data al personale precario, nonostante la capacità assunzionale in capo al comune di Mirandola lo potrebbe permettere. Inoltre, il recesso del comune da Ucman, che doveva portare ad una migliore gestione dei servizi determina nei fatti la fine dei nidi pubblici nel territorio comunale". Mirandola possiede già un altro nido d’infanzia comunale "La Civetta", da tempo gestito da una cooperativa in appalto, e presto ne avrà un terzo "che porterà a ulteriori circa 15 nuovi posti di lavoro, per cui l’assunzione diretta da parte del comune – sostiene l’amministrazione - non sarebbe comunque sostenibile". Pertanto, si tratta di "una scelta, quella dell’appalto di servizi, che si basa su condizioni indifferibili nella gestione della capacità assunzionale (l’assunzione di oltre 20 lavoratori nel prossimo triennio riguarderanno altri settori in sofferenza ndr). La gestione in appalto degli asili nido è un tema – si fa sapere - di ordine nazionale, acuitosi via via nel tempo per l’impossibilità di molti enti di garantire il mantenimento diretto degli organici".

Alberto Greco