Asili Modena, sezioni decimate dalle quarantene. "Quasi tutti a casa"

Ieri summit tra coordinatori didattici e Asl. I gestori di nidi e scuole dell’infanzia: "Tante sezioni chiuse, impossibile fare progetti"

Un asilo a Modena

Un asilo a Modena

Modena, 18 gennaio 2022 - Da una settimana si naviga a vista. "Ogni giorno facciamo la conta dei bimbi e degli educatori a casa in isolamento e proviamo a organizzare le attività del giorno successivo. Per i servizi come il nostro, che dovrebbero lavorare sulla programmazione, è un problema tutt’altro che indifferente. Ma con tanti sforzi ci stiamo riuscendo.

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Almeno per ora". Sara Vitagliano, responsabile del settore educazione di Domus Assistenza, ha in mano l’elenco con i dati aggiornati degli asili nido e delle scuole materne gestite dalla cooperativa: nelle sezioni per la fascia 0-3 anni su una media di 15 bambini sono regolarmente presenti 3 o 4 bambini; in quelle dei 3-6 anni le assenze sono molte meno, un paio ogni sezione; 4 le sezioni completamente chiuse, 2 al nido e 2 alla materna; su 60 educatori e insegnanti di sostegno almeno 10 sono a casa per malattia.

Nelle scuole e nei nidi del Comune di Modena e della Fondazione Cresciamo fino all’inizio della settimana risultavano chiuse 11 sezioni, ma il dato è in continua evoluzione. Stesso scenario anche nelle strutture gestite dalla cooperativa Gulliver: "Ogni tanto si chiude qualche sezione perché alcuni bambini risultano positivi e sono costretti all’isolamento – spiega il presidente Massimo Ascari –. Queste ‘bolle’ stanno chiuse qualche giorno poi, dopo le indicazioni della Sanità pubblica, si riaprono. Questo ci permette comunque di tenere ancora aperte le scuole che gestiamo in provincia. Abbiamo anche assenze tra il personale, ma in misura molto minore".

Fare l’elenco dei disagi che si registrano alla riapertura delle scuole dopo le feste natalizie è ormai impresa ardua. I gestori fanno i salti mortali per garantire continuità ai servizi educativi e dall’altra parte le famiglie sono disperate quando i propri figli trovano il cancello della scuola chiuso secondo le nuove norme ministeriale. Di questo si è discusso ieri durante un incontro a cui hanno partecipato duecento tra dirigenti scolastici e coordinatori didattici delle scuole modenesi di ogni ordine e grado. A rispondere ai dubbi e alle domande dei presidi e degli insegnanti, oltre alla dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Silvia Menabue, anche i responsabili dell’Ausl: il direttore del Dipartimento di Sanità pubblica, Davide Ferrari, il direttore di Igiene pubblica, Giovanni Casaletti e il referente per le scuole, Zaynalabedin Kahfian.

"Abbiamo interlocuzioni periodiche con le amministrazioni comunali e Ausl – prosegue Ascari –. C’è una quantità di casistiche da gestire impressionante e trovare una soluzione per tutte non è facile. Noi stiamo lavorando con uno sforzo immane per tentare di dare una risposta alle famiglie e ai nostri operatori". A soffrire di più, in questo momento, sono i ragazzi con disabilità che rischiano di restare diversi giorni senza assistenza a scuola a causa del contagio dell’insegnante. "In generale fatichiamo a trovare supplenti per sostituire qualche insegnante o educatore, ma riusciamo a garantire i servizi con la disponibilità di colleghi che magari sono più liberi perché la loro sezione è momentaneamente isolamento – spiega il presidente di Domus Assistenza, Guido Gilli –. Più complessa è l’organizzazione dei servizi individuali per sostituire un educatore assente. La crisi sta perdurando da tanto tempo, ma speriamo di avvicinarci al picco dei contagi e di poter lentamente tornare alla normalità".

Ai responsabili delle scuole tocca anche il supporto delle famiglie. Nel caso in cui sia disposta la sospensione dell’attività della sezione per la presenza di casi Covid-19 o in caso di mancata frequenza da parte di bambini in isolamento fiduciario o quarantena, sono previste riduzioni delle tariffe. Il Comune di Modena ha previsto uno sconto giornaliero del 2% sino ad un massimo del 50% della tariffa massima.