AstraZeneca, gli under 60 per ora devono attendere

La Regione ha sospeso le prenotazioni per questa fascia d’età, in attesa di indicazioni più precise sulle modalità di somministrazione

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In Emilia-Romagna non è, al momento, possibile prenotare un vaccino per gli under 60. La Regione, a quanto si apprende, ha infatti deciso di sospendere le prenotazioni per le persone che fanno parte delle categorie prioritarie e hanno meno di 60 anni, in attesa di capire le le modalità di applicazione sulla somministrazione del vaccino AstraZeneca.

Il siero di produzione anglo-svedese non è un vaccino pericoloso, nel senso che, secondo le autorità sanitarie, i rischi che si corrono sono lungamente inferiori a quelli che si affrontano se non ci si protegge contro il virus.

Tutta via l’indicazione è quella di privilegiare le persone con età superiore ai sessant’anni.

Una posizione non chiarissima che finisce per lasciare qualche dubbio. Ausl di Modena e assessorato regionale alla Salute per il momento non hanno comunicato indicazioni ufficiali, anche se la tendenza è già abbastanza chiara.

Punto primo: al momento non si parla di vaccinazioni di massa di persone di età inferiore ai 60 anni, quelli cioè per cui l’Astrazeneca non è indicato. Siamo ancora nella fascia di età degli ultra settantenni (da lunedì prossimo si comincerà con le persone di età compresa tra i 70 e i 74 anni).

Per loro quindi, il problema non si pone. Per trovare persone in lista con età sotto i 60, occorre pescare tra le categorie ‘prioritarie’ che per motivi diversi dall’età e dallo stato di salute, possono procedere alla vaccinazione, come per esempio gli insegnanti e gli addetti alle forze dell’ordine.

Su questo pare che la Regione non abbia dubbi: l‘Emilia Romagna ha sospeso le prenotazioni del vaccino per gli under 60 di queste categorie. Gli insegnanti per esempio, prenotano il vaccino tramite il medico di famiglia, quindi sarà lui a informare i pazienti che si dovrà rimandare l’appuntamento e magari cercare di ricevere il siero di una marca diversa. Tutto questo in attesa di indicazioni più precise sulla somminstrazione di questo vaccino, sempre ammesso che ne arrivino.

Fermo restando comunque, che chi ha già provveduto alla somministrazione della prima dose di Astrazeneca deve continuare sempre con lo stesso tipo di vaccino senza possibilità di rimandare: a rigor di logica, si dice, chi non ha avuto problemi durante la prima somministrazione a maggior ragione non dovrebe averne in occasione della seconda. Un ragionamento simile a quello fatto in Australia, paese che ha deciso di sospendere le somministrazioni del vaccino

AstraZeneca agli under 50 per il timore di possibili trombosi, a meno che non abbiano già avuto una prima dose senza effetti negativi.