Dante Cintori, medico di base e segretario modenese della Federazione Medici
Modena, 9 aprile 2021 - "Noi restiamo fermi fino a che non riceviamo indicazioni certe: fino a che non avremo certezze non saremo in grado di vaccinare con tranquillità e non parlo solo della nostra ma soprattutto quella dei pazienti". Levata di scudi da parte dei medici di famiglia per quanto riguarda il vaccino Astrazeneca. In base alla circolare con cui il ministero della Salute ha aggiornato le raccomandazioni sul vaccino Vaxzevria di AstraZeneca, inviata a Regioni, istituzioni ed associazioni - il vaccino risulta approvato dai 18 anni d’età. Visto però il basso rischio di reazioni avverse di tipo tromboembolico a fronte dell’elevata mortalità da Covid-19 nelle fasce di età più avanzate – cita la circolare - si rappresenta che è raccomandato un suo uso preferenziale nelle persone sopra i 60 anni". Dante Cintori, medico di base e segretario modenese della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale spiega quindi come si attendano le indicazioni da parte della Regione Emilia Romagna per proseguire con la campagna vaccinale.
"Per il momento abbiamo fermato tutto – spiega Cintori – ma appena avremo indicazioni certe ci comporteremo di conseguenza. Le seconde dosi erano in calendario per il 24 maggio; quindi abbiamo ancora tempo ma stavo ad esempio terminando con la prima dose al personale docente o comunque agli operatori del mondo scolastico, come gli addetti alle mense. Ne ho vaccinati 44 e ne avevo altri sette da chiamare la settimana prossima ma a questo punto attenderò. Tra l’altro – sottolinea Cintori – mi erano pervenute richieste anche da parte di caregiver ma il flacone ancora non l’ho ritirato. I miei pazienti, così come quelli degli altri medici di base – spiega ancora Cintori – hanno età certamente inferiori ai sessant’anni e, pur non avendo fino ad ora registrato reazioni avverse, se non i classici sintomi come febbre e male alle ossa, sicuramente per il momento nessuno vive bene questa situazione. Se non ci sarà chiarezza non riusciremo a vaccinare con la serenità necessaria e le persone sinceramente hanno paura – ribadisce Cintori - se penso di dover richiamare 44 persone e dire loro di stare tranquille non me la sento. Teniamo presente che la prima dose è stata inoculata soprattutto a donne di circa 30 anni; insegnanti delle scuole superiori o delle elementari e per prime, se non vi saranno sicurezze, non accetteranno di sottoporsi alla seconda dose. Proprio questo vogliamo capire: cosa fare con chi ha già avuto la prima dose ed è in attesa della seconda. Nella provincia di Modena sono state circa vaccinate 20mila persone con Astrazeneca quindi è fondamentale che gli organi regolatori diano indicazioni chiare ma soprattutto le Regioni altrimenti, nonostante il mezzo scudo penale nessuno di noi si fiderà o si sentirà tranquillo a vaccinare".
