"Attenti a togliere la mascherina Chi non è vaccinato rischia molto"

Dal primo maggio cadono le restrizioni, il professor . Cossarizza: "Preoccupato. per gli over 60 no vax"

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"La vaccinazione ci ha salvato, ci salva e continuerà a salvarci. Lo dicono in modo chiaro i numeri diffusi dall’Istituto superiore della sanità: con il vaccino anti-Covid in Italia abbiamo evitato 8 milioni di contagi, centinaia di migliaia di ospedalizzazioni, 38mila ricoveri in terapia intensiva e 150mila morti. Ora però non si può abbassare la guardia e tantomeno far passare l’idea che da maggio ‘saremo tutti più liberi". In attesa di capire se nei prossimi mesi verranno prodotti nuovi dosi in grado di attaccare in modo ancora più efficace le nuove varianti al virus, è consigliata la somministrazione della quarta dose il prima possibile alle persone immunocompromesse, a quelle che stanno seguendo una terapia con farmaci antitumorali, agli anziani e alle persone fragili.

A ribadirlo è Andrea Cossarizza, immunologo e docente dell’università di Modena e Reggio Emilia. "Il virus non è più buono – spiega il professore – ci sono tuttora persone che muoiono e il calo della mortalità che registriamo nelle ultime settimane è legato al fatto che abbiamo l’84% di tutta la popolazione, compresi i bambini, vaccinata. I vaccini hanno funzionato, sono stati usati bene". Infatti nonostante l’aumento dei contagi si registrano molti meno ricoveri sia nei reparti Covid che in terapia intensiva. "I numeri – ricorda Cossarizza – ci dicono che la mortalità è 15 volte più alta nelle persone non vaccinate e i ricoveri in terapia intensiva sono 7 volte più alti nelle persone non vaccinate".

I mezzi di contenimento – come il distanziamento e l’utilizzo delle mascherine – hanno permesso tra l’altro di ridurre la mortalità non solo da Covid-19 ma anche da influenza. Infatti durante i mesi invernali, tra il 2018 e il 2019, in tutto il paese si contavano 250 morti al giorno, per un totale di 35mila vittime a causa dell’influenza. Numeri che non si sono più presentati dopo l’avvio della campagna vaccinale. Per questo i sanitari invitano alla prudenza, nonostante dall’1 maggio sia prevista l’eliminazione dell’obbligo della mascherina all’aperto e nei luoghi chiusi. "Al chiuso o dove ci sono assembramenti sarei ancora cauto – avverte Cossarizza – anche per cercare di contenere al massimo la possibilità di avere nuove varianti. Occorre ancora molta prudenza anche perché le persone non vaccinate muoiono ancora di Covid. Il virus circola meno perché le persone vaccinate proteggono anche chi non ha ricevuto alcuna dose. Temo molto che passi il messaggio ‘dal 1 maggio liberi tutti’: chi non è vaccinato rischia di contagiarsi con l’Omicron che è una variante considerata il 10% più contagiosa delle altre e gli over 60 non vaccinati saranno a rischio".

p.t.