Il terzo aumento consecutivo dei prezzi del gas e la fine del mercato tutelato prevista per il 10 gennaio allarmano i consumatori. Filomena Acquafredda, Responsabile energia Federconsumatori di Modena, presenta una lettura di questi fenomeni offrendo alcuni consigli pratici per tutelarsi in vista dei cambiamenti dei prossimi mesi.
A cosa si deve questa situazione di incertezza e cosa dobbiamo aspettarci?
"Non siamo sconvolti dalle notizie relative agli aumenti: ce le aspettavamo. Ogni volta che si va verso l’accensione dei riscaldamenti, i prezzi salgono. I fattori in gioco sono tanti: oggi, al conflitto ucraino si aggiunge la situazione mediorientale e, purtroppo, per quanto riguarda i costi, la speculazione gioca un ruolo decisivo. Questa grande incertezza è aggravata dalla fine del mercato tutelato: attualmente, è necessario che i consumatori siano informati di ciò che sta accadendo".
Quali sono i pericoli del libero mercato?
"Uno dei rischi principali è che i consumatori siano vessati da pratiche di agenti plurimandatari ai quali i gestori appaltano i contratti: mai come oggi i cittadini sono subissati da telefonate per il passaggio al mercato libero che, nella maggior parte dei casi, risultano pressoché incomprensibili, poiché non si sente mai parlare di prezzi ma di indici e parametri. A questo fenomeno, di per sé fastidioso, si aggiungono le pratiche commerciali scorrette e le truffe, che spesso colpiscono gli anziani e le persone più fragili".
Quali provvedimenti sono stati presi finora e come bisognerebbe muoversi?
"Senza dubbio, il quadro che abbiamo delineato subisce un’aggravante: il governo è in ritardo, è contraddittorio e le misure che sono state annunciate continuano a essere emergenziali, nonostante non si possa più parlare di emergenza: ciò rende i consumatori vittime di un giogo che spinge il mercato a grandi oscillazioni. Trovarsi di fronte a una scadenza imminente come quella di gennaio, ha scoperchiato il vaso di Pandora del libero mercato, che noi denunciamo da tempo: alla complessità eccessiva delle proposte commerciali si aggiunge il fatto che esistano più di 800 fornitori per beni e servizi indispensabili a ogni cittadino. Ancora, capita frequentemente che, quando le società perdono la convenienza del prezzo bloccato, facciano arrivare al cliente modifiche unilaterali del contratto: uno strumento di cui, fino a oggi, si è abusato troppo. Se dobbiamo arrivare a un’abolizione del mercato tutelato, è necessario che il mercato libero sia regolamentato maggiormente".
Che consigli possiamo dare ai cittadini per tutelarsi?
"Il consiglio che abbiamo sempre dato ai consumatori è di evitare l’approccio telefonico, dove si fa fatica sia ad avere certezza dell’identità dell’interlocutore, sia a comprendere la reale convenienza dell’offerta che viene proposta. Situazioni alle quali spesso si aggiunge l’incertezza dell’utente che non conosce la sua situazione contrattuale e non sa quanto stia precisamente pagando. Ancora, bisogna evitare a tutti i costi di farsi prendere dalla fretta: i consumatori devono richiedere al fornitore la scheda tecnica con tutte le informazioni relative all’offerta per comprendere le possibili clausole aggiuntive. Coloro che cercano aiuto, possono rivolgersi a quelle associazioni, come Federconsumatori, che offrono questo servizio sul territorio: esaminare in anticipo un contratto consente di evitare sorprese spiacevoli. Infine, occorre ricordare che, per quanto riguarda i contratti stipulati al telefono o a domicilio, il Legislatore prevede un diritto al ripensamento di quattordici giorni dal momento della firma. Per il consumatore, trovarsi nel mercato libero significa mantenersi vigili. Più ci ‘addormentiamo’ e più è facile che ci venga rifilata l’offerta peggiore".
Jacopo Gozzi