Non solo economia. Sono anche altri gli indicatori che consentono alla provincia di Modena di guadagnare posizioni nella classifica sulla qualità della vita. Tra questi spicca il settore "Demografia e società", che oltre agli aspetti sanitari indaga anche su altri parametri che danno l’idea su come si viva nella nostra provincia. L’istruzione per esempio, viene presa sul serio: sul dato "anni di studio" siamo al 18° posto, segno che qui si cerca di perfezionare il più possibile il proprio bagaglio culturale prima di entrare nel mondo del lavoro. La presenza di un’università che funzione e che offre tanti sbocchi, sicuramente arricchisce questo parametro. Un dato che fa il paio con quello basato sull’incidenza di persone che hanno ottenuto almeno il diploma, un parametro che ci vede al 19° posto assoluto. L’immigrazione c’è ed è un fenomeno che il territorio ha dimostrato di saper governare, almeno dal punto di vista formale: prendendo come dato il numero di immigrati regolari e residenti siamo al quinto posto. Ciò significa che Modena accoglie l’immigrazione qualificata di persone che hanno posto di lavoro e residenza fissa.
E le donne come stanno? Prendendo parametri come 12 parametri tra cui occupazione, imprese, quote rosa, sport e competenze, nel settore "Qualità della vita delle donne", la nostra provincia occupa un soddisfcente 22° posto. Ma anche i giovani, stando alla classifica che vede Modena al decimo posto (quindi in piena top ten) non dovrebbero passarsela male. Per giudicare il loro grado di benessere sono stati presi in esame 12 parametri, tra cui concerti, aree sportive, nozze, età al primo figlio. Si parla tanto di rispetto per l’ambiente e mobilità sostenibile. E in questo campo è noto che, insieme a Reggio Emilia, soprattutto nel capoluogo (ma anche nella Bassa) pullulino le piste ciclabili. Prendendo in esame i metri equivalenti ogni 100 abitanti (i dati sono di Legambiente), nella classifica sulle corsie riservate alle due ruote la nostra provincia occupa il 14° posto assoluto.
r.g.