Auto a fuoco, notte di paura in via Ravetta

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LE FIAMME si sono alzate alte fino a lambire gli alberi e le siepi della case vicine. L’Audi A4 di colore nero parcheggiata in via Ravetta è andata completamente distrutta, avvolta dal rogo che l’ha ridotta a un ammasso di ferraglia. L’incendio è scoppiato in piena notte, intorno alle 4.30 del mattino. È un miracolo che non siano andate a fuoco tutte le macchine parcheggiate su quella strada strettissima. «Abbiamo sentito diverse piccole esplosioni, ci siamo tutti spaventati sia noi che i cani – racconta una signora il cui balcone affaccia su viale Consolata, esattamente sulla strada parallela a quella dov’era posizionata l’auto: «Io mi occupo delle piante, le poto spesso, e temevo che prendesse tutto fuoco». Anche i signori Emanuela Beggi e Gastone Mannozzi abitano nel quartiere. «Sentivamo boati molto forti, probabilmente erano le ruote che scoppiavano. I vetri tremavano, ci siamo affacciati e abbiamo visto quelle fiamme intense e molto alte». Le cause? «Beh non lo sappiamo. Di certo è raro che una macchina prenda fuoco da sola per un malfunzionamento...». A provare a contenere l’incendio e nel contempo a chiamare i vigili del fuoco è stato uno dei residenti del palazzo di fronte, Andrea Di Costanzo. «Mi sono attivato con la pompa d’acqua e l’ho puntata sul rogo dal cortile di casa»: via Dante infatti è a un livello rialzato rispetto a via Ravetta. «Non sono riuscito a fare molto però ho almeno bagnato il muro, le piante e le altre macchine, così da evitare che le fiamme si propagassero».

SULLA vicenda indagano i carabineri della compagnia di Sassuolo. Non si esclude al momento alcuna ipotesi. Il proprietario dell’auto sembra non abiti a Sassuolo. Sebbene la sua macchina sia stato vista spesso parcheggiata lì. La dinamica – benché non sia stato trovato alcun innesco sul posto – lascia pensare al dolo: o il gesto vandalico di un balordo oppure una vendetta mirata, legata a motivi di carattere personale (solitamente in questi casi si tratta di questioni sentimentali o di denaro). Sulla strada – un quartiere prettamente residenziale – almeno a ridosso del punto dov’era parcheggiata l’auto, non pare ci siano telecamere.

Gianpaolo Annese