Autodromo di Marzaglia a Modena pronto per lo sprint

Il rettilineo, la tribuna, i laboratori di ricerca: alla scoperta dell’impia nto che verrà con l’amministratore delegato Angelo Borghi: "Lavori già questo autunno"

Il progetto del circuito Marzaglia

Il progetto del circuito Marzaglia

Modena, 29 giugno 2022 - Finalmente si fa. Modena, nota nel mondo per i suoi motori, finalmente riesce a mettere in archivio anni di chiacchiere per realizzare una struttura moderna e adeguata all’altezza della sua fama. Con un largo consenso del consiglio comunale, fra l’altro, che dopo la riunione della commissione Seta di ieri pomeriggio sarà chiamato a votare il piano di ammodernamento dell’Autodromo di Marzaglia durante la seduta di domani.

Un progetto che si fa strada in mezzo agli opposti estremismi: da un lato quelli che dicono ‘no’ a tutto e dall’altro quelli che da decenni si lamentano perché altre città realizzano impianti e Modena resta la palo. Adesso si è trovata la strada giusta. Siamo andati a Marzaglia, dove meritoriamente funziona l’autodromo, per veder quali saranno gli interventi che renderanno la struttura una struttura che riguarda il futuro della mobilità. Interventi che potranno prendere il via già nelle prossime settimane, dopo l’ok del Comune. Il primo passo riguarda la progettazione definitiva dell’accesso alla struttura per la quale occorrerà la sottoscrizione di un accordo (o l’esproprio, in mancanza di una soluzione bonaria) con Hombre che è proprietario di una parte del terreno su cui dovrebbe passare la strada.

In contemporanea potrebbero partire i lavori di predisposizione della pista. Anzi delle piste. Secondo il progetto originario, che ha già ottenuto le autorizzazioni dalla Conferenza dei servizi, in aggiunta all’attuale circuito verrà infatti realizzato un nuovo rettilineo di circa un chilometro che, attraverso due collegamenti di poche decine di metri di asfalto, potrà essere inglobato nel circuito ‘storico’ ottenendo così un tracciato fino a oltre 4 chilometri comprensivo di un lungo curvone, fondamentale per i test di velocità in appoggio, quando tutto il peso della vettura è spostato in una direzione.

La parte conclusiva del rettilineo sarà interrata fino a tre metri per poi risalire. "Questi lavori – spiega l’amministratore delegato di Aerautodromo Modena, Angelo Borghi – andremo a realizzarli ad agosto del prossimo anno, quando la gran parte dell’attività è ferma. In autunno speriamo di aver realizzato la parte principale". Intanto, quest’anno, si provvederà alla demolizione di una delle tre palazzine dove aveva sede fino a qualche anno una comunità terapeutica dell’Ausl e alla realizzazione di una nuova struttura. In quest’area verrà realizzato un nuovo centro medico e una dependance con nove camere che potranno essere utilizzate dalle case automobilistiche per ospitare proprio personale durante i test in pista. All’interno di uno dei tre edifici si svilupperanno attività del team di Marko Bertogna, docente di informatica al Fim di Unimore, da anni impegnato nella ricerca sulla guida autonoma.

La tribuna che potrà ospitare fino a tremila spettatori è una delle parti più impegnative del progetto perché presuppone la realizzazione di due ponti, uno carrabile e uno pedonale. Oltre alla tribuna è previsto l’allestimento di un’area coperta con una mensa o tavola calda. Nel piano è prevista anche l’installazione di nuove cabine elettriche. "Siamo ancora in una fase interlocutoria con Aess – dice Borghi – per l’installazione di pannelli fotovoltaici nel parcheggio che potrà contare su 1.500 posti auto. Nel caso fossero interessati a finanziare quest’opera noi mettiamo a disposizione le nostre strutture". Il vecchio piano particolareggiato che dovrà essere approvato in consiglio comunale riguarda una parte immobiliare ancora da progettare, dove in futuro potrà essere realizzato un museo, un albergo di lusso con una trentina di camere, un ristorante, una biblioteca e una Spa, oltre a modernissimi garage interrati dati in concessione per trent’anni a clienti stranieri che potranno ‘tenere sotto controllo’ la propria auto di lusso attraverso telecamere installate appositamente.

Proposte concrete. Qui c’è da giocare il futuro dell’intera Motor Valley sulle nuove frontiere della mobilità green e della guida autonoma. Non basterà ma è un passo importante.