
Il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, scriverà nuovamente al Governo "affinché venga assegnato, all’interno dello spazio di manovra rispetto alla legge di bilancio, il giusto riconoscimento a un sistema sanitario pubblico integrato di qualità come il nostro". Muzzarelli lo ha annunciato all’indomani della seduta della Conferenza sociosanitaria territoriale, che il sindaco di Modena presiede, la quale ha approvato i bilanci preventivi 2023 delle aziende sanitarie modenesi. In particolare, per quanto riguarda il bilancio preventivo dell’Ausl di Modena, il disavanzo stimato (98 milioni di euro) sarà "comunque contenuto da quei finanziamenti che la giunta regionale" ha "espressamente indicato" nella deliberazione 1237 del 17 luglio 2023, spiegano i tecnici anche a Modena, riservandosi di assegnare alle aziende sanitarie ulteriori azioni di sostegno. Per quanto riguarda l’azienda ospedaliero-universitaria che gestisce Policlinico e Baggiovara, il 2023 porta ad una perdita stimata di 51,1 milioni, dovuti per 47,1 milioni a minori ricavi e per 4 milioni a maggiori costi. "Questi numeri evidenziano una forte contrazione dei ricavi, essenzialmente contributi in conto esercizio che si riducono del 25% rispetto al 2022, e un incremento alquanto contenuto dei costi, dovuto alle azioni di efficientamento poste in essere dall’azienda e coordinate a livello regionale", si legge nelle carte discusse in Conferenza. Quindi Muzzarelli, richiamando l’impegno della Regione che ha promosso una proposta di legge per fissare al 7,5% del Pil nazionale la spesa sanitaria, invita i sindaci all’assunzione di "responsabilità politica per assicurare servizi sanitari sostenibili e di qualità per i nostri cittadini. È fondamentale- conclude il sindaco modenese- arrivare all’ottenimento dei finanziamenti necessari per la tenuta del sistema".
La direttrice generale dell’Ausl Anna Maria Petrini ha sottolineato che "nonostante le difficoltà del sistema sanitario dopo la pandemia, il caro energia e l’incremento del tasso inflattivo, le aziende sanitarie provinciali stanno continuando a lavorare insieme con l’obiettivo di dare una risposta e recuperare quanto perso negli anni del Covid, attraverso la condivisione di reti cliniche interaziendali, la disponibilità a un uso integrato delle piattaforme chirurgiche e la costante modulazione dell’offerta specialistica, oltre alle progettualità legate al DM77 sullo sviluppo dell’assistenza territoriale". "Le difficoltà sono evidenti, non solo in questa Regione. Se non si interviene a monte ci troveremo in questa situazione anche negli anni a venire – è l’intervento del Dg dell’Azienda Ospedaliero- Universitaria Claudio Vagnini –. Se la tendenza è superare il sistema pubblico e universalistico bisogna mettere in conto che nei Paesi in cui è presente un sistema assicurativo i costi sono molto più elevati".