Modena, torna l’allarme baby gang in centro. Aggrediti dal branco sui viali

Botte per impossessarsi di soldi e telefonini. I commercianti: "Dopo alcune settimane di pace i gruppi violenti sono di nuovo qui"

Controlli di polizia in centro

Controlli di polizia in centro

Modena, 28 settembre 2021 - È una situazione che sta sfuggendo di mano quella delle baby gang sul nostro territorio o comunque della violenza gratuita tra adolescenti. Dopo due rapine ai danni di altrettanti ragazzini - la prima all’esterno dell’istituto Corni, la seconda su un autobus - sabato sera un gruppo di amici che stava trascorrendo la serata sui viali è stato aggredito da una delle tante bande che si aggirano in città. Erano circa le 22 e gli adolescenti si erano dati appuntamento all’altezza di Eliopark al parco delle Rimembranze.

Poco dopo sono stati raggiunti dal branco: un gruppo di coetanei che, a quanto pare, dopo le minacce verbali è passato ai fatti. I ragazzini sarebbero infatti stati picchiati e rapinati di cellulari e contanti.

Le vittime, rientrate a casa hanno poi raccontato quanto subito ai propri genitori. Uno dei problemi che riguarda il triste e noto fenomeno è che, a quanto pare, lo stesso rappresenta ormai la normalità. Nei giorni scorsi un papà ha ritirato appunto il proprio figlio dal Corni tecnico dopo che il 15enne è stato aggredito da due bulli all’esterno della scuola. Gli aggressori lo hanno colpito con un pugno in pieno volto per poi rapinarlo di due catenine d’oro. Il giorno prima, invece, un 14enne è stato preso a pugni da un ragazzo straniero mentre scendeva dal bus, alla stazione delle autocorriere. La violenza è ‘scattata’ dopo che la vittima ha inavvertitamente fatto cadere il cellulare dell’aggressore. Il minore ha riportato fratture alla mandibola e la prognosi è purtroppo di diversi mesi. Secondo i commercianti del centro storico, che da tempo denunciano la situazione ormai fuori controllo, a luglio e agosto la situazione nel cuore cittadino si era normalizzata: diversi appartenenti ai branchi si erano infatti ‘trasferiti’ temporaneamente in riviera dove non sono mancati gli episodi di cronaca e gli arresti.  

"Non c’è senso civico, nessun rispetto per i negozianti ma neppure per le forze dell’ordine – dicono i commercianti – Abbiamo ripreso a vivere in estate, quando si sono spostati in riviera a ‘fare danni’ e sono stati pure arrestati – continua un esercente – il sindaco di Riccione non ha perdonato. Il problema è che continuano a disturbare. L’altro giorno ci siamo accorti che quando c’è ‘odore di pericolo’ le pattuglie non ci sono – tuona il titolare di un locale. – Questi ragazzi si muovono in branco e sono violenti, provocatori: urinano, fanno sesso per strada, terrorizzano esercenti e cittadini. Non vedo un sindaco, una giunta pronti ad affrontare questa situazione; eppure al sabato danneggiano tantissimo il centro storico e la repressione sicuramente non esiste. Qui serve il pugno duro – continua il commerciante - sono pericolosi: si aggirano nel triangolo dove ci sono i negozi etnici, ovvero via Fonteraso, piazza Roma, piazza Mazzini poiché quei negozietti gli danno quello che vogliono; soprattutto alcolici e e se ci sono controlli, quei venditori al massimo si beccano la multa e cambiano nome alla società".

Ad intervenire su quanto accaduto sabato sera sui viali è anche la politica: "La situazione ormai è fuori controllo da tempo, le giustificazioni del comune ai cittadini non bastano più, è ora che si inizi a fare qualcosa o la situazione degenererà", attacca Luca Negrini, responsabile organizzativo di Fratelli d’Italia. "Occorre sbrigarsi – commenta infine Michele Barcaiuolo, consigliere regionale di Fratelli d’Italia - dobbiamo trovare una soluzione alle porte del centro che continua ad essere teatro di degrado ed episodi di spaccio e violenza. La Giunta se non altro ora ha capito che non si tratta di percezioni ma non è sufficiente. Il Pd è alla guida sia del paese che della città: possibile non abbia altre soluzioni oltre alle raccolte firme?" , si chiede.