Baby gang Modena, 21 denunce. "Mia figlia accerchiata, l’hanno picchiata a turno"

Due mamme raccontano il dramma vissuto in famiglia e durato mesi. "Ostaggio di questi gruppi, i responsabili verranno davvero puniti?"

Modena, 31 agosto 2022 - "Le nostre figlie sono state umiliate, picchiate, derise, denigrate. Ci chiediamo soltanto: verranno davvero puniti i responsabili?". La polizia identifica i membri delle temutissime bande di ragazzini, che a febbraio hanno messo a segno pestaggi e reati come veri criminali: 21 minorenni sono stati denunciati. 

L’aiuto dei genitori dei tanti minori vittime di pestaggi o minacce da parte dei membri della gruppo "Daisan" è risultato fondamentale ai poliziotti per ricostruire i tanti episodi in cui i giovanissimi si sono resi responsabili di reati, anche gravi.

La polizia identifica i membri delle temutissime bande di ragazzini, che a febbraio hanno messo a segno pestaggi e reati come veri criminali: 21 minorenni sono stati denunciati. 

A fare rete anche gli assistenti sociali, che già avevano in carico alcuni minori indagati dalla squadra mobile così come i docenti delle scuole frequentate dai ragazzini.

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A parlare con un po’ di agitazione e rabbia per quanto accaduto alle figlie, di appena 13 anni sono proprio i genitori delle ragazzine vittime di minacce ma, sorpattutto, aggressioni fisiche. "Nostra figlia è rimasta coinvolta in due episodi – spiegano i genitori di una adolescente – il primo dei quali la nota maxi rissa in stazione. Senza alcun motivo il gruppo dei Daisan aveva iniziato ad insultare la migliore amica di nostra figlia e aveva cercato di picchiarla. Non c’erano stati screzi o diverbi: l’avevano presa di mira e nostra figlia aveva cercato di difenderla.

Nonostante le minacce nostra figlia è riuscita a fuggire ma il giorno dopo – raccontano – quando è uscita con la sorella e il cane per fare una passeggiata in centro, le appartenenti ai Daisan l’hanno riconosciuta. All’improvviso hanno iniziato a rincorrerle per le strade del centro, minacciando di picchiarle e le mie figlie si sono salvate solo perchè si sono rifugiate nell’enoteca di via Vittorio Emanuele e ci hanno chiamato. Quando siamo arrivati c’erano 40 ragazzini che gridavano: ‘uscite, poi vedete che cosa vi facciamo’. Non è possibile che mia figlia non possa passeggiare in centro senza rischiare di essere ‘pestata’ da ragazzini violenti, che non hanno niente da fare. Dopo quell’episodio si appostavano sotto casa nostra, come per dire: ’Vi teniamo d’occhio’. Fortunatamente la polizia è intervenuta".

"Mia figlia veniva insultata già nei corridoio della scuola dai componenti della gang – spiega un’altra mamma – e parliamo delle scuole medie. La polizia è stata brava: ha avuto la pazienza e la costanza di ascoltare tutti e di chiudere le indagini ma il vero problema in Italia sono le leggi. Sanno di essere minorenni e sanno che, tanto, a loro non capiterà nulla. Questa gang è stata creata da filippini - continua la donna – poi sono entrati nordafricani e insieme sono diventati padroni del centro. Mia figlia così come uno dei suoi migliori amici sono stati accerchiati e picchiati.

Era lo scorso febbraio e mia figlia stava riaccompagnando in stazione alcuni amici arrivati da fuori provincia – spiega la mamma – Hanno commesso ‘l’errore’ di passare davanti al covo dei Daisan, la manifattura Tabacchi e dopo qualche minaccia, i membri della gang hanno inseguito mia figlia e i suoi amici fino alla stazione. Gli amici sono riusciti a salire sul treno e mia figlia e quattro amici hanno provato a scappare – spiega la donna – ma sono stati raggiunti in centro. Ad alcuni hanno spruzzato negli occhi lo spray al peperoncino mentre mia figlia è stata accerchiata da cinque marocchine e picchiata a turno, così come un suo amico. Mi sono presentata in questura e sono rimasta accanto a mia figlia, che ha solo 13 anni, mentre spiegava quello che era accaduto. Da mamma posso dire che la situazione è grave: Modena è allo sbando – denuncia la donna – e mi chiedo se qualcuno abbia intenzione di fare qualcosa. Ora sono stati tutti identificati ma la pena quale sarà?", si chiede.