Baby gang e il pestaggio fuori dalla scuola a Modena. Assalto con spranghe nel video choc

Spedizione punitiva per vendicare una presunta vittima di bullismo. Tre feriti, 10 ragazzini pakistani identificati. Il testimone: "Ho chiamato il 118 ma non sono intervenuto perchè ero terrorizzato". Il sindaco: "Situazione difficile"

Il brutale pestaggio avvenuto fuori da una scuola di Modena e finito sul web

Il brutale pestaggio avvenuto fuori da una scuola di Modena e finito sul web

Modena, 29 ottobre 2021 - Litigano sui social, si picchiano ’dal vivo’ e poi rivedono le loro performance sui telefonini. Video che rimbalzano di smartphone in smartphone, come quello che documenta una spedizione punitiva vicino a una scuola di Modena, messa a segno da ragazzi - molti dei quali minorenni - armati di spranghe e coi volti coperti da cappucci e passamontagna. Un filmato che colpisce per la violenza con cui un giovane viene aggredito dal branco di coetanei, che si accaniscono contro di lui anche quando è già a terra. Il bilancio sarà di tre nordafricani feriti e una decina di pakistani già identificati dalla polizia modenese e su cui sta indagando la Procura dei minori di Bologna.

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Il brutale pestaggio avvenuto fuori da una scuola di Modena e finito sul web
Il brutale pestaggio avvenuto fuori da una scuola di Modena e finito sul web

L’episodio risale a mercoledì, verso le 14, quando suona la campanella in un istituto per la formazione professionale. Ad aspettare in particolare uno studente c’è un manipolo di giovani vestiti da delinquenti. Secondo i primi accertamenti, pare vogliano vendicare un amico pakistano vittima di bullismo. Così parte la violenza ripresa dai cellulari di alcuni testimoni. Finito il brutale pestaggio, arriva l’ambulanza mentre gli aggressori si sono già dileguati. "Ho chiamato io il 118 – racconterà poi un giovane – Non sono intervenuto perché avevo paura". Ora il video, che spopola online, è nelle mani della squadra mobile di Modena che sta indagando anche su altri episodi. Le bande che imperversano nel capoluogo emiliano sono varie, da mesi si assiste a risse tra ragazzini in pieno centro, minacce ai commercianti da parte di baby gang, rapine davanti alle scuole.

«Per fortuna le forze dell’ordine stanno già individuando i responsabili – ha detto ieri il sindaco di Modena, Gian carlo Muzzarelli, visibilmente preoccupato – perché purtroppo c’è una situazione del dopo Covid che si scarica anche sui ragazzi. La situazione è molto, molto difficile e da parte nostra dobbiamo continuare a educare, a formare e a creare futuro. Per questo stiamo lavorando molto sul tema delle baby gang e abbiamo un piano di sicurezza. Con le istituzioni cittadine votate alla sicurezza ci riuniamo una volta a settimana e abbiamo inoltre una serie di finanziamenti ottenuti dal ministero dopo l’incontro con la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese. Anche questi fondi servono per educare e creare occasioni di coinvolgimento e per favorire l’integrazione".

L’epidemia , col conseguente isolamento forzato dei ragazzi, ha aumentato il disagio, rendendo molti giovani ormai incapaci a rapportarsi con i coetanei, se non attraverso telefonini e computer. Luoghi virtuali dove sempre più spesso si scatena il conflitto che poi prende forma con vere e proprie spedizioni punitive. Così a Modena c’è chi chiede il pugno duro, sul modello Riccione: "Vanno assunti provvedimenti severi e immediati, prima che ci scappi il morto", interviene il senatore modenese di Forza Italia, Enrico Aimi.