"Bacino idrico utile, va portato a termine"

All’indomani della conferenza stampa indetta delle opposizioni in consiglio comunale di Nuovo San Cesario e Rinascita Locale, che hanno ufficializzato il mancato arrivo di 4,5 milioni dal Pnrr per ultimare il bacino idrico di Altolà e hanno suggerito una destinazione dello stesso bacino ad attività di sport acquatici, interviene l’altra opposizione "Viva San Cesario" guidata dal consigliere Luciano Rosi, che invece auspica una destinazione del bacino ad uso agricolo. "A novembre 1989 – dichiara tra l’altro Rosi – il centrodestra in consiglio comunale votò contro il bacino irriguo dell’Altolà perché la finalità dichiarata poteva avere una sua etica, ma all’atto pratico sottendeva una massiccia escavazione di milioni metri cubi di ghiaia, come poi infatti è avvenuto. A cose purtroppo fatte, riteniamo inutile recriminare sul passato e di fronte ad un’opera incompiuta siamo d’accordo per trovare una soluzione, cioè un finanziamento in grado di attuarla in favore dell’agricoltura, ma non certo per diporto, come suggeriscono Nuovo San Cesario e Rinascita Locale. Il bacino è un’opera finanziata con fondi pubblici per risolvere le emergenze idriche. Trasformare un bacino di raccolta acque in un laghetto per pescare o per attività ricreative non sarebbe sicuramente corretto e andrebbe ad aggiungere un errore ad altri già commessi. Non ci sono tubature che marciscono, ma tubature non più in pressione. Tra gli attuatori del progetto c’è stata Meta spa (oggi Hera spa), ma l’impresa che nel 2003 posava i tubi ci mise sette anni per farlo poi fallì...

Se il sindaco riuscirà a trovare in Regione fondi diversi per completare l’opera, voteremo a favore".

m.ped.