
Quello di domani sarà decisamente un giorno speciale per Alessandro Balestri, cantante sassolese (foto). Esce infatti ufficialmente il suo primo...
Quello di domani sarà decisamente un giorno speciale per Alessandro Balestri, cantante sassolese (foto). Esce infatti ufficialmente il suo primo disco, ‘Il mio disordine perfetto’. Un evento per l’artista proprio nel giorno del suo 42° compleanno.
Per la presentazione al pubblico ha scelto una location suggestiva: la Rocca di Castellarano (il borgo medievale in provincia di Reggio Emila): l’appuntamento è per le 16.30.
"A distanza di 25 anni dal mio esordio nella musica – racconta Balestri – sono riuscito a raccogliere e a scegliere i dieci brani più interessanti che ho scritto. Durante la presentazione eseguirò in chiave acustica, chitarra e voce, alcuni pezzi presenti nel disco e avrò modo di presentare e parlare di ciascuna canzone e di tutto quello che c’è stato dietro alla produzione vera e propria, dalla prima nota del primo brano scritto fino all’apertura fisica del disco. Un’esperienza tanto unica quanto estenuante, per chi, come me, ha un lavoro (in una azienda di ceramica), due bimbi e vive la musica come ‘sublime passione’. Una meravigliosa fatica carica di emozioni e soddisfazioni e il mio ringraziamento va ai tantissimi amici che – aggiunge il cantautore sassolese – mi hanno aiutato a realizzare un’opera che, senza il loro contributo artistico, non avrebbe mai visto la luce".
Alessandro Balestri definisce così il suo album: "Un pop rock italiano molto intimo e delicato". L’autore descrive così le canzoni contenute nel disco: "Apre ‘In Un Attimo’, brano che racconta noi emiliani a 360°; segue ‘Hai Questo Spirito In Te’, inno alla vita, al rispetto, alla voglia di fare del bene agli altri e alla tolleranza, poi ‘Il Lato Buono’ che parla di un amore difficile. Ho scritto ‘Vita’ per un amico che ha passato un periodo nero della sua vita e, provandomi a mettere nei suoi panni ho cercato, impersonandolo, di darmi tutte le risposte che da lui in quel momento non potevo avere. ‘Lucio’, parla di me, Lucio sono io, e chiude il disco la dolcissima ‘Dentro a Come Sei’, dove, tramite gli occhi di un papà separato dalla moglie possiamo provare l’amore incondizionato che prova per quello che sarà per sempre ‘il suo bimbo’, nel quale si riconosce in ogni sfaccettatura, nonostante la vita non gli abbia permesso di passare il tempo che avrebbe desiderato assieme a lui".
Maria Silvia Cabri