Modena, bambina di 6 anni violentata dal convivente della madre

L’uomo, 26 anni, era solo con la piccola nell’appartamento in cui vivevano: la donna l’ha fatto arrestare

E' stato sorpreso in flagranza di reato e arrestato

E' stato sorpreso in flagranza di reato e arrestato

Modena, 5 novembre 2022 - Aveva lasciato per qualche ora la sua bambina, di appena 6 anni insieme al convivente. Un uomo di cui si fidava, conosciuto diverso tempo prima e sul quale mai aveva avuto alcun tipo di sospetto. Al rientro a casa, però, lo aveva sorpreso proprio mentre abusava sessualmente della piccola all’interno della sua cameretta. L’uomo era stato arrestato in flagranza di reato ed ora rischia il processo con la pesante accusa di violenza sessuale aggravata, vista la minore età della vittima.

I fatti risalgono allo scorso maggio. Teatro del terribile episodio, un appartamento situato in città in cui la donna viveva appunto con la propria figlioletta e, da qualche tempo, con il convinvete che non è il padre della minore. In carcere – dove ancora si trova – è finito un 32enne nigeriano, residente a Vignola e che pare non avesse mai dato adito, prima di quel giorno, a sospetti circa quanto poi effettuato ai danni della bambina. Un cittadino regolare che - in base a quanto dichiarato dalla donna - si era subito inserito in famiglia. In base alla denuncia presentata dalla giovane madre della vittima quel giorno, lo scorso primo maggio la donna si era recata a fare la spesa e aveva affidato la bambina al convivente.

Neppure un’ora per riuscire, appunto, ad effettuare acquisti alimentari nei vicini market della zona. Al ritorno a casa, però, la donna, non vedendo nessuno in sala si era diretta verso la camera da letto della bambina e aveva sorpreso il convivente, completamente nudo, mentre compiva atti sessuali sulla bambina. La mamma della minore, seppur sotto choc, aveva immediatamente allertato le forze dell’ordine e il giovane nigeriano era stato arrestato poco dopo in flagranza di reato e poi condotto in carcere. Secondo le accuse il nigeriano agì con violenza, obbligando la piccola a spogliarsi e ad ‘obbedire’ ai suoi ordini per poi - appunto - costringerla a subire gli abusi, approfittando anche della sua impossibilità di sfuggire all’orco. Ieri mattina si è chiuso l’incidente probatorio in cui il perito nominato dal tribunale ha stabilito che la piccola vittima non è in grado di affrontare il processo.

La bambina ha ovviamente subito un profondo trauma psicologico ed è stata sentita in forma protetta e sottoposta a perizia. Fondamentale nel procedimento sarà quindi la testimonianza della mamma della minore, che ha spiegato di non essersi mai accorta di nulla prima di quel terribile pomeriggio quando - aprendo la porta della cameretta - si trovò dinanzi alla terribile scena. Ora gli atti torneranno alla procura che a breve – chiuse le indagini preliminari – chiederà il processo per il presunto pedofilo. Le accuse nei confronti dell’uomo sono appunto pesantissime e altrettanto pesante è la condanna che rischia.