Vignola, ingerisce accendisigari. Bimbo smette di respirare, salvato

Il piccolo di un anno e mezzo aveva perso conoscenza

Vignola, lo staff del pronto soccorso

Vignola, lo staff del pronto soccorso

Vignola (Modena), 23 aprile 2019 - Aveva ingerito un accendisigari e non riusciva più a respirare. Il piccolo, un anno e mezzo, è stato salvato all’ospedale di Vignola. Il lieto fine il giorno di Pasqua. Solo la prontezza dei professionisti del Pronto Soccorso ha fatto sì che uno dei peggiori incubi per i genitori non si concretizzasse sfociando in tragedia. La vicenda è accaduta proprio domenica nel giorno di festa, quando in mattinata al Pronto Soccorso vignolese diretto dalla dottoressa Monia Menabue si è presentato un uomo con un bimbo incosciente tra le braccia.

Secondo quanto spiegato dall’uomo, il piccolo aveva perso conoscenza in casa mentre giocava con altri bambini, dopo aver ingerito quello che i familiari credevano il tappo di una penna. Compresa la gravità della situazione, la dottoressa Menabue e i colleghi Marcello Baraldi e Claudia Braghiroli si sono subito attivati controllando il cavo orale, senza però riuscire a scorgere il corpo estraneo ingerito. I medici hanno così iniziato le manovre di disostruzione delle vie aeree, praticando diversi colpi con decisione tra le scapole. Alla prima laringoscopia non è stato possibile intravedere il corpo estraneo che stava impedendo al piccolo di respirare, ma grazie alla professionalità del personale del Pronto soccorso di Vignola che ha proseguito le operazioni di disostruzione, al secondo esame è apparso chiaro che il bimbo aveva ingerito un voluminoso oggetto metallico. Non si trattava infatti del tappo di una penna, ma di un accendisigari da auto, prontamente estratto dai soccorritori con l’aiuto di un paio di apposite pinze professionali utilizzate nell’attività di emergenza-urgenza.

Una volta rimosso il corpo estraneo, il bambino ha ricominciato a respirare, riprendendo coscienza e colorito e scoppiando in un liberatorio pianto a dirotto. La madre, che nel frattempo aveva raggiunto l’ospedale, ha potuto stringere tra le braccia il piccolo, riuscendo a calmarlo e permettendo così ai professionisti di verificarne la buona reattività.

Organizzato il trasferimento con un mezzo del 118, il bimbo è stato portato al Policlinico di Modena, dove si trova tuttora ricoverato in prognosi riservata.