Bancomat manomesso per clonare le carte

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SONO sempre più esperti e preparati: con strumenti di ultima generazione sono in grado di clonare le carte e carpire i codici, per poi svuotare i conti correnti di ignari clienti. Ci sarebbe una vera e propria banda di criminali dietro al tentativo di truffa messo in atto a Corlo di Formigine, presso lo sportello delle Poste. E’ stato un attento cittadino a notare quell’oggetto sospetto, una sorta di asta di metallo che sporgeva dalla tastiera. L’uomo se ne è ben guardato dal prelevare denaro, avvisando il direttore dell’ufficio che, a sua volta, ha subito contattato i carabinieri della stazione di Formigine. I militari, come spiegato dal sottotenente Vito Agliano e dal maresciallo maggiore Mauro Caparrucci, hanno subito individuato il marchingegno, sventando così imminenti truffe ai danni dei cittadini.

Si trattava infatti di un’asta con microtelecamera utilizzata dalla banda per copiare il codice digitato dagli ignari cittadini. Sicuramente nel week end, approfittando della chiusura dell’ufficio postale, i malviventi sarebbero tornati sul posto per ‘terminare l’opera’, ovvero inserire anche il lettore di banda magnetica, al fine di clonare poi le carte inserite all’interno. Secondo gli accertamenti svolti dai militari, le bande utilizzerebbero diversi strumenti di ultima generazione per riuscire a svuotare i conti correnti. Skimmer e micro telecamere ma anche tastiere impercettibili da sistemare su quelle originali dello sportello. I carabinieri, in possesso dei filmati di videosorveglianza, sarebbero già vicini ad individuare i sospetti che agirebbero in maniera verticistica: i boss, i ‘tecnici’, abili nel montare i marchingegni e i correntisti: esperti della rete. Ma come difendersi dai truffatori? «Si avvalgono di dispositivi elettronici di nuova concezione che ‘catturano’ i codici – spiega il comandante del Norm di Sassuolo, Vito Agliano – è bene quindi coprire sempre con una mano l’altra mano durante l’inserimento delle cifre. Inoltre consigliamo di dare un’occhiata allo sportello stesso, valutando se vi siano ‘oggetti’ sospetti posizionati sulla tastiera o altre anomalie particolari controllando bene anche il monitor. Ora il dispositivo sequestrato sarà analizzato dai Ris per capirne l’esatto funzionamento e rilevare eventuali tracce». Agliano suggerisce inoltre di utilizzare le app degli istituti di credito che permettono di ricevere un messaggio sul telefonino ogni qualvolta viene effettuato un prelievo di denaro. «Ora agiscono anche nei supermercati; sono abili – sottolineano i carabinieri – e con gli skinner leggono le bande magnetiche per poi clonare le carte. I dispositivi sono composti infatti da telecamera e skimmer che capta e copia i dati presenti poi riportati in altre bande».