Banda dello spray, a gennaio l’Appello

Il 13 la prima udienza per i giovani della Bassa che a Corinaldo causarano la morte di cinque minorenni

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Condannati in primo grado per la strage di Corinaldo (Ancona) torneranno davanti ai giudici, quelli della Corte di Appello, i ragazzi della Bassa Modenese, considerati i membri della banda dello spray che l’8 dicembre del 2018 causarono la morte di cinque minorenni e una mamma. Le vittime rimasero schiacciate e soffocate dalla folla in fuga dalla discontec Lanterna Azzurra, dopo lo spruzzo di una sostanza urticante utilizzata per rubare collanine d’oro. L’udienza per il secondo grado di giudizio è stata fissata per il 13 gennaio 2022, a tre anni dai fatti che hanno cambiato la vita di tante famiglie, quella delle vittime e quella degli oltre 200 feriti. In primo grado erano stati tutti condannati quella della banda dello spray, il 30 luglio del 2020, in abbreviato, dalla gup di Ancona Paola Moscaroli.

Una sentenza che era arrivata quasi due anni dopo dopo i fatti della maledetta notte. Il gruppetto dei sei aveva scelto il rito abbreviato prendendo una pena complessiva di oltre mezzo secolo: 68 anni e 8 mesi di carcere. Le pene maggiori sono state inflitte ad Ugo Di Puorto (il capo), colui che avrebbe premuto il dito sul pulsante della bomboletta al peperoncino rinvenuta poi in sala (c’era il suo dna sul tasto), e al suo amico e braccio destro Raffaele Mormone, con 12 anni e 4 mesi di carcere ciascuno. Pene più lievi per Andrea Cavallari, 11 anni e 6 mesi, Moez Akari, 11 anni e 2 mesi, Souhaib Haddada, 10 anni e 11 mesi. Per tutti i reati riconosciuti erano stati omicidio preterintenzionale, lesioni personali anche gravi arrecate ai feriti e singoli episodi di furti e rapine. In primo grado era caduta l’accusa di associazione a delinquere. A fare appello è stata sia la Procura, che mira ora a far riconoscere anche l’associazione a delinquere, che le difese, che mirano ad una assoluzione o ad una diminuzione di pena per gli imputati.