Bando cultura sfumato, il Comune copre le spese

L’ente interviene per sostenere chi ha già sostenuto costi Intanto sindacati al lavoro sul fronte affitti e sport

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Il Comune di Modena si attiva per coprire subito le spese di chi ha partecipato al bando ‘cultura’, sfumato per via dell’emergenza Coronavirus. I gruppi e le associazioni che hanno già sostenuto costi per l’organizzazione di appuntamenti culturali poi saltati o rinviati per l’emergenza sanitaria potranno comunque ottenere il contributo comunale a copertura dei costi. Lo prevede la modifica al bando per raccogliere e sostenere progetti e proposte delle associazioni culturali approvata dalla giunta comunale, su proposta dell’assessore alla Cultura Andrea Bortolamasi, proprio "per consentire ai partecipanti di non perdere il contributo a copertura delle spese comunque sostenute". La modifica interessa le associazioni che stanno partecipando all’avviso pubblico e che non avranno potuto svolgere tutte, o in parte, le attività proposte. "Sono tante le attività culturali nell’incertezza di poter essere realizzate", conferma il Comune. I progetti presentati verranno comunque valutati dalle commissioni, come previsto: qualora i programmi subiscano riduzioni o annullamenti a causa dell’emergenza, il contributo non sarà ridotto in proporzione alle attività effettivamente realizzate (come prevedeva il bando prima della modifica) ma andrà a coprire le spese vive eventualmente sostenute. Intanto, anche nel mondo sindacale ci si attiva per ottenere ristoro in questa fase, in armonia ai decreti nazionali. Per quanto riguarda il bonus da 600 euro per i lavoratori dello sport sospesi, previsto dal Cura Italia, la Slc-Cgil segnala che in provincia di Modena sono oltre 1.500 i collaboratori sportivi, tra allenatori, preparatori atletici, tecnici, personal trainer e bagnini, con contratti spesso part-time o che comunque devono rientrare in un range economico stabilito, che da solo non permette di garantire un salario adeguato e per questo spesso è associato ad una sorta di doppio lavoro. "Questa ultima opzione – spiega tra l’altro il sindacato Slc-Cgil – preclude la possibilità di poter avere il bonus previsto ed invitiamo tutti i collaboratori sportivi a prestare la massima attenzione, nella compilazione della modulistica richiesta". Restando nel Cura Italia, è invece il sindacato di inquilini Sicet-Cisl Emilia centrale a confermare che "per le famiglie, i lavoratori e gli studenti che vivono in affitto le misure messe a punto dal Governo non bastano: serve anzitutto un fondo nazionale straordinario di sostegno all’affitto, dotato di almeno 450 milioni di euro. In questi giorni la categoria Cisl sta ricevendo decine di telefonate e mail di persone che non sanno come pagare: "Per ora l’unica cosa che possono fare è chiedere tempo ai proprietari".