Bando ai Giardini, addio del vecchio gestore con polemica

Lo sfogo di Alessandro Boni: "Mi aspettavo una gara diversa, non basata soltanto sull'offerta economica"

Alessandro Boni, ex gestore del bar della palazzina dei Giardini Ducali

Alessandro Boni, ex gestore del bar della palazzina dei Giardini Ducali

Modena, 14 febbario 2018 - «Ammetto di essere un po’ amareggiato. Non mi aspettavo corsie preferenziali, ma un bando che non tenesse conto solo degli aspetti economici. Andarsene così dispiace».

Dopo tredici anni non sarà più Alessandro Boni a gestire il bar attiguo alla Palazzina Vigarani. Il bando per la nuova aggiudicazione, infatti, ha visto vincere un altro soggetto. Il Comune sta ora verificando i requisiti del primo classificato, che salvo sorprese avrà in mano il locale per i prossimi sei anni, rinnovabili per altri sei.

La concessione riguarda la conduzione del servizio negli spazi previsti nella palazzina che sono complessivamente di 49 metri quadri a piano terra, una saletta al primo piano di 33 metri quadri (accessibile con scala chiocciola), più circa 160 metri quadri di area all’aperto per il servizio ai tavolini. Boni, però, esprime il proprio disappunto, dopo più di un decennio di attività ai Giardini Ducali. «Il bando era legittimo e dovuto, ma incentrarlo soltanto sul rialzo del canone annuo è stato a mio avviso un errore. Sostanzialmente – sottolinea l’imprenditore proprietario dell’Osteria del Bottegaio ex Pernilla – l’amministrazione ha deciso di affidare il bar a chi era in grado di mettere più soldi sul piatto, tralasciando altri criteri fondamentali come, per esempio, la programmazione degli eventi e proposte specifiche legate al contesto del parco. Non dimentichiamo – ricorda Boni – che i Giardini Ducali sono un’area sensibile, non sempre caratterizzata da frequentazioni felici. In tredici anni abbiamo contribuito a risolvere tanti problemi, proponendo serate e appuntamenti capaci di creare un giro di clientela fidelizzata e affidabile. Oltretutto siamo stati pressoché sempre puntuali nel pagare affitto e bollette». A mo’ di confronto, Boni chiama in causa il bando (in corso) del Caffè Concerto: «Mi domando come mai in quel caso, invece, venga dato molto peso al progetto gestionale con addirittura 80 punti a disposizione».

Sia chiaro – precisa Boni – «non ho nulla contro i futuri titolari del bar ai Giardini Ducali, che faranno sicuramente benissimo. Il mio è un sfogo in quanto auspicavo una gara diversa, non basata soltanto sul denaro. In questi anni ho visto crescere tre generazioni di modenesi e avrei voluto proseguire in quella che è stata un’esperienza bellissima. Da contratto abbiamo diritto di restare dentro fino al 18 giugno, quindi dalla riapertura in poi ci adopereremo per organizzare delle gran feste con cui saluteremo i nostri clienti storici e non solo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA