Il cimitero di San Cataldo a Modena è occupato per le riprese del film su Ferrari, il defunto è pregato di attendere in una saletta... accanto ai rifiuti dell’immondizia. Indignazione ieri mattina per una famiglia di Spezzano che, già evidentemente provata dal dolore, si è ritrovata la bara del caro estinto sistemata provvisoriamente accanto ai classici sacchi neri dei rifiuti e altri attrezzi di lavoro sparsi alla rinfusa. Non proprio un luogo decoroso, ecco. A farlo presente sono stati i parenti attraverso le onoranze funebri che si occuperanno della tumulazione. "Dovevamo andare al cimitero di San Cataldo a Modena per cremare il corpo – spiegano dall’agenzia – ma per le riprese del film su Enzo Ferrari non era accessibile. Dal Comune di Fiorano ci hanno allora detto di utilizzare la saletta mortuaria del cimitero di Spezzano, in attesa che il cimitero di Modena riapra. Il problema è che quella camera non viene probabilmente utilizzata spesso per questo tipo di emergenze. Ci siamo ritrovati con la cassa accanto a quattro sacchi neri di rifiuti cimiteriali che chissà da quanto tempo erano lì, contenitori appoggiati alla rinfusa, lavandini con gli stracci, sacchi bianchi con dentro le casse di ‘estumulazione’ che si usano quando dopo tanto tempo le spoglie del defunto vengono estratte per essere cremate". Inoltre, proseguono dall’onoranza funebre, si tratta "di una saletta non custodita, perché l’addetto, una volta che ha sistemato il feretro, poi è andato via. Superfluo dire come ci siano rimasti male i familiari. Sono anni che chiediamo all’amministrazione di rimettere a posto il cimitero di Spezzano e ricavare gli spazi necessari per le nostre esigenze". Il sindaco Francesco Tosi, appreso dello spiacevole disguido, è montato su tutte le furie e ha convocato d’urgenza la ditta che ha in appalto i servizi cimiteriali ritenendo sua esclusiva responsabilità quando accaduto. È partito immediatamente l’intervento di ripristino e nel primo pomeriggio la sala è stata completamente sgomberata e ripulita: la bara è rimasta dunque esposta nel resto della giornata in un luogo decisamente più decoroso. Gianpaolo Annese