"Barozzi, se ci togliete le aule scioperiamo"

Gli studenti annunciano un sit-in contro la decisione della Provincia di dare 5 classi al Muratori: "Il 14 settembre non entriamo a scuola"

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di Paolo Tomassone

La minaccia non è velata: "Gli studenti del Barozzi non avranno la ripartenza il 14 settembre". Attraverso un comunicato stampa "i docenti, gli studenti e i genitori dell’Ites" di viale Monte Kosica tornano ad alzare il tiro sulla vicenda legata alla cessione al confinante liceo Muratori-San Carlo di 5 aule. I ragazzi, ricalcando il testo del comunicato, hanno deciso di aprire una pagina Facebook e un profilo Instagram, chiedendo sostegno nella battaglia contro la Provincia di Modena: "Al Barozzi sono state tolte 5 aule che verranno ‘regalate’ al Muratori. Noi non abbiamo parole, vogliamo soltanto che si sappia come le decisioni prese senza motivazioni possano provocare malessere e rabbia".

Quindi il primo giorno di scuola, che dovrebbe segnare la ripartenza dopo un semestre chiusi in casa a causa del Covid-19, non si entrerà in classe. O almeno è quello che lasciano intendere le parole degli studenti: "Manifesteremo il nostro dissenso e la disapprovazione per una misura che non riteniamo giusta". Al momento il post su Facebook ha ottenuto 9 like e 5 condivisioni. La dirigente Lorella Marchesini, interpellata, ha chiesto di essere richiamata lunedì perché impegnata in troppe riunioni. Sulla vicenda è montata Forza Italia che accusa di "gestione superficiale" la Provincia. "A dieci giorni dall’avvio delle scuole scopriamo che mancano alcune aule – commenta il consigliere azzurro, Antonio Platis –. Come è possibile? La Provincia ricorra immediatamente ai privati per trovare gli spazi mancanti. Vanno coinvolte parrocchie e scuole paritarie se è necessario. Bisogna dare un’iniezione di fiducia, garantire ai genitori di poter andare a lavorare tranquilli e consapevoli che i loro figli non perderanno un solo giorno di lezione". A dir la verità i conti degli spazi l’ente di viale Martiri della Libertà li ha già fatti e li ha anche comunicati al Consiglio d’istituto che si è svolto ‘a distanza’ il 2 settembre. Al Barozzi, secondo i dati disponibili, sono iscritti 1.272 studenti, suddivisi in 52 classi; l’istituto ha a disposizione complessivamente 67 aule e 14 laboratori: 15 aule normali, di almeno 50 metri quadri, 46 aule tra i 40 e i 50 metri quadri, 6 aule fra i 30 e i 40 metri quadri; a questi si aggiungono 14 laboratori e due spazi didattici. A causa della pandemia tutti i dirigenti scolastici si sono trovati a dover rivoluzionare gli spazi dove collocare banchi, scrivanie e lavagne mantenendo il distanziamento di sicurezza. E per il Muratori-San Carlo è stato necessario trovare alcuni spazi in più. Spazi che – secondo il Barozzi – sono stati scippati: "Che soluzione è prendere a una scuola per dare a un’altra?". La Provincia l’ha spiegato, conti alla mano, durante gli incontri e i sopralluoghi: l’edificio è stato oggetto di numerosi interventi edilizi negli ultimi anni; alcuni lavori sono già terminati altri in corso di accantieramento; per questa scuola sono stati spesi 5 milioni di euro su un totale di 13 milioni a disposizione di tutte le scuole modenesi. Inoltre è già stato chiesto al Governo di finanziare una "struttura modulare" da collocare nel cortile del Muratori-San Carlo, dentro la quale si potranno realizzare diverse classi; col prossimo anno scolastico, quindi, le 5 aule incriminate potrebbero tornare al Barozzi.

Ora, però, la battaglia sui numeri si sta gonfiando a dismisura, fino anche alle minacce di uno sciopero per il 14 settembre. Così il presidente Gian Domenico Tomei ha deciso di prendere carta e penna e di inviare alla responsabile dell’Ufficio scolastico di Modena, Silvia Menabue, il rendiconto puntuale dei lavori eseguiti e degli sforzi compiuti per mediare con il Barozzi. "Rinnoviamo la disponibilità della nostra amministrazione a valutare eventuali proposte della scuola per superare i disagi legati all’emergenza sanitaria da Covid-19", si legge nella lettera. Come a dire: adesso intervenga l’Ufficio scolastico e la Menabue a richiamare un po’ all’ordine il Barozzi.