Bellezza e vivibilità: la rigenerazione parta dal basso

Nonostante le penose disillusioni quanto alla brutale follia serpeggiante nel mondo, ribadiamo che il meglio della società deve arricchire i modus vivendi attraverso la cultura, l’arte, la creatività, la conseguente co-partecipazione, come base principale di una "ricchezza" umana unica e diffusa, recuperando i "valori" di un’esistenza comune. Ciò vale per ogni dove, per il nostro Paese in primis. Per questo diciamo che solo così possiamo salvare il nostro genere e il suo operare ad ampio raggio, traducendo appunto cultura, arte, creatività eccetera, in ragioni sostanziali, nella qualità, bellezza, vivibilità sostenibile, uguaglianza, coesione, oltre che ovviamente in attività operative allargate, redditività. Questo, ragionando sugli ambienti naturali e antropizzati, perché siano migliori ed inclusivi quanto più possibile sotto i vari profili. Ecco perché pensiamo che la rivoluzione del futuro è il mondo impregnato di quanto sopra detto, ovviamente sempre tenendo sotto controllo le disparità, diseguaglianze, esclusioni. La rigenerazione urbana (e non solo) deve partire dal basso, persino dalle strade e dagli spazi sociali allargandosi a macchia d’olio. La presenza di arte in città, per esempio,anche di quella che definiamo "street art" (magari antismog e quindi doppiamente rigenerativa) può trasformare gli organismi e i luoghi in veri e propri musei a cielo aperto, fruibili da tutti, ingenerando stimolanti visioni ambientali e finanche molteplici potenzialità emotive, concrete e produttrici di idee. Per un mondo nuovo.

Giovanni Capucci