Benedetto custodisce una lettera della regina

Mirandola, a 8 anni la corrispondenza con Buckingham palace. Sogna di entrare nella guardia reale: "Sta seguendo il lungo addio alla sovrana"

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Stanno destando commozione in tutto il mondo, le immagini dell’ultimo viaggio di Elisabetta II: un lungo addio, che da Balmoral si concluderà a Londra il 19 settembre, con una cerimonia funebre degna della grande sovrana. La regina dei record (settant’anni di regno e il giro del globo compiuto oltre quarantotto volte), sta dunque tenendo attaccati agli schermi decine di milioni di ammiratori, desiderosi di poter rendere omaggio un’ultima volta alla "queen" per antonomasia. Fra questi, un posto speciale spetta al giovane mirandolese Benedetto Belluzzi, di dodici anni, che per la guardia reale inglese e l’equitazione ha una vera e propria passione. Nel 2018, il piccolo scrisse una lettera indirizzata a Buckingham Palace, dove esprimeva il desiderio di diventare un giorno parte dei soldati di Sua Maestà, allegando un proprio scatto in divisa rossa e cappello nero: con grandissima sorpresa, ricevette anche risposta. Fu infatti Lady Susan Hussey, assistente personale della regina, a felicitarsi con Benedetto per questa aspirazione, inviando altresì opuscoli informativi sulla guardia reale. "La Regina ti ringrazia per la tua lettera e la splendida fotografia che hai allegato. Aggiunge inoltre che è stata contenta di leggerla e, sebbene non sia in grado di risponderti personalmente, è felice di sapere che ami i cavalli come la Regina e che sai già cavalcare", recitava la missiva di risposta. "Dopo quattro anni, Benedetto resta un grandissimo amante dell’Inghilterra", racconta Fabrizio Artioli, nonno del ragazzo ed editore del celebre lunario "Al Barnardon", "tanto che sta seguendo con grande attenzione tutti gli sviluppi relativi alla successione. Del resto, ha vissuto i primissimi anni della sua vita oltremanica, dove i genitori sono tornati subito dopo la sua nascita. Sente dunque un legame forte con la Gran Bretagna".

Una relazione, quella fra la Bassa Modenese e la personalità di Elisabetta II, rafforzata anche da un artista di primo piano del Novecento, il ritrattista Pietro Annigoni. Autodefinitosi sempre "un mirandolese nato per caso a Milano", nel 1949 venne chiamato a Londra, dove seppe imporsi con il proprio stile realistico, quasi fotografico. Pochi anni dopo, nel ’54, ottenne l’ambita commissione relativa al ritratto della neo sovrana Elisabetta, oggi costudito presso la National Portrait Gallery di Londra.

Fu l’inizio di una carriera ascendente, che gli valse l’appellativo di "pittore delle regine".

Marcello Benassi