Bestemmia su Facebook: multato

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DENUNCIATO per aver pesantemente offeso i carabinieri con un commento su Facebook e pure multato perché ha concluso il post con una bestemmia: per il codice penale la piazza ‘virtuale’ equivale (e amplifica) la piazza reale, quindi offendere il Signore sui social network equivale a bestemmiare in luogo pubblico. Multa di 300 euro.

É costato caro a un 24enne carpigiano il post scritto alcuni giorni fa sulla pagina Facebook di un settimanale a commento di una notizia che riguardava una denuncia da parte dei carabinieri.

In particolare, il settimanale ha riportato la notizia di due stranieri denunciati a Carpi e Campogalliano, il primo perché guidava con patente falsa e il secondo per resistenza e violenza a pubblico ufficiale perché si è scagliato contro i militari che volevano solo identificarlo in seguito ai suoi modi un po’ troppo insistenti di chiedere l’elemosina.

Una notizia che il 24enne ha colto come pretesto per offendere i carabinieri in modo totalmente immotivato: offese che non entravano nel merito della denuncia ma solo rivolte al lavoro dei militari. E ‘gran finale’ con una bestemmia.

Appena gli amministratori della pagina se ne sono accorti hanno rimosso il post ma in quel lasso di tempo in cui è rimasto on line non è sfuggito ai carabinieri che pattugliano non solo le piazze della città ma anche le piazze virtuali, le praterie dei social network.

Il navigatore è stato rintracciato, identificato e denunciato per diffamazione aggravata dall’utilizzo di Facebook (rischia fino a 3 anni di reclusione).

E dovrà anche rispondere di bestemmia in luogo pubblico, depenalizzato qualche anno fa in violazione amministrativa.

«Le parole hanno un peso, infliggono ferite e comportano conseguenze nella vita reale – spiega il capitano Alessandro Iacovelli comandante della compagnia carabinieri di Carpi – ogni gesto, consumato in rete così come nella quotidianità, esige un’assunzione di responsabilità. Vi sono moltissime persone che dietro un monitor si sentono libere di esprimere le proprie idee in modo incivile e gratuito tenendo comportamenti che probabilmente non adotterebbero mai nella realtà. L’Arma di Carpi continuerà a portare avanti con estrema convinzione le consuete attività di monitoraggio telematico».