Bestemmie alla preghiera web per i bimbi

Fiorano, rovinata l’iniziativa social di don Orlandi che era collegato con 100 famiglie: "Commenti fatti con profili falsi, valuto una denuncia"

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Parolacce, offese personali ed espressioni blasfeme durante il momento di preghiera online dedicato ai bambini. Don Paolo Orlandi, parroco di Spezzano, è costernato per quanto accaduto martedì sera durante la diretta Facebook delle 21.30, ‘la Preghiera della buonanotte’ riservata ai più piccoli e ai loro genitori, oltre un centinaio di persone a contare contatti e commenti. Il video ritrae un tavolino con alcuni segni e simboli religiosi: una candela, l’immagine con l’angelo, una stola viola, una lampada, il libro con il formulario delle preghiere, un cofanetto con l’olio per riflettere sul sacramento dell’unzione degli infermi, "vista la situazione che stiamo attraversando". Un canto anima in sottofondo la funzione. Don Paolo avvia la catechesi, tanti i commenti, i bimbi possono interagire. Ma improvvisamente ai post ordinari si aggiungono frasi sconce, parolacce, insulti e bestemmie da una pattuglia di profili, almeno una ventina, verosimilmente falsi e riconducibili a persone con un nome diverso da quello indicato.

Il parroco a fine preghiera scrive amareggiato: "Ho già fotografato tutte le cose brutte scritte durante la preghiera. Domani mi recherò dai carabinieri. E’ un episodio che urta fortemente la mia sensibilità, come prete ma anche come uomo". Interpellato al telefono, don Paolo, che da tre settimane propone dirette Facebook della messa e di altri momenti religiosi, sottolinea come "in una fase come questa, con morti, ammalati gravi e il mondo intero bloccato, tali comportamenti sono ancora più difficili da accettare. Durante la diretta non riesco a star dietro a tutti i messaggi che arrivano, ma a un certo punto mi sono reso conto che qualcosa non andava. Non voglio gravare sul lavoro delle forze dell’ordine, ho raccolto il materiale e valuterò se esporre denuncia, gli estremi ci sarebbero, mi sono già informato, bisognerà capire se si potrà risalire a queste persone. Voglio far presente che a quel momento di preghiera in particolare assistono tanti bambini (siamo partiti in 50 i primi giorni, ma martedì sera erano più di 100 persone collegate), alcuni genitori mi hanno detto che hanno dovuto coprire con la mano certe frasi".

E d’altronde, spiega don Orlandi, "i commenti sono importanti, si tratta di un momento interattivo durante il quale i bambini sono chiamati a rispondere quando sollecitati. Martedì sera per esempio si scrivevano i nomi degli ammalati che volevano ricordare nella preghiera.

Potrei disattivare i commenti, ma non sarebbe più la stessa cosa. Imparerò ad attivarli solo in alcuni momenti, non sono molto pratico di tecnologia.

Intanto bloccherò i profili di queste persone, poi è chiaro che potrebbero rientrare con nomi diversi. Io consento l’accesso a tutti a questi momenti proprio perché voglio raggiungere quante più persone possibili con questi messaggi di conforto e di speranza".

Gianpaolo Annese