Biagio Passaro accusato di devastazione dopo l'assalto alla Cgil a Roma

Oggi il ristoratore di Castelfranco arrestato dopo gli scontri, dovrà rispondere dell’accaduto. È accusato anche di istigazione a delinquere

Biagio Passaro, arrestato per l’irruzione nella sede della Cgil (un frame a sinistra))

Biagio Passaro, arrestato per l’irruzione nella sede della Cgil (un frame a sinistra))

Modena, 12 ottobre 2021 - Istigazione a delinquere, devastazione e saccheggio in relazione all’assalto alla sede della Cgil. Sono questi i reati contestati al ristoratore Biagio Passaro, leader del movimento ‘IoApro’ e tra i manifestanti che sabato pomeriggio hanno invaso la sede della Cgil a Roma. Passaro, titolare del brand delle pizzerie Regina Margherita tra Modena e Bologna era infatti presente durante l’assalto alla Cgil e si è filmato e postato in diretta sui social negli uffici distrutti, descrivendo ogni istante dell’invasione. "Si sfonda la sede della Cgil – afferma nel video – Siamo entrati. Ragazzi, IoApro e tutti hanno invaso la Cgil. Hanno sfondato, hanno sfondato, siamo dentro alla Cgil, ragazzi stiamo entrando nella Cgil".

Biagio Passaro, chi è il ristoratore di Modena arrestato per gli scontri di Roma

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L’istigazione a delinquere riguarderebbe proprio quello che pare l’invito del commerciante ad appoggiare l’occupazione della sede: ‘Io apro e tutti hanno invaso la Cgil’. Oggi Passaro sarà sottoposto ad interrogatorio di garanzia e dovrà così rispondere davanti al giudice di quanto avvenuto nella capitale. La procura di Roma ha aperto in tal senso due procedimenti sulle violenze avvenute in occasione della manifestazione contro il Green pass di sabato. Uno dei fascicoli è relativo a 6 dei dodici arrestati nelle ultime ore, tra cui appunto Passaro insieme ai leader di Forza Nuova Roberto Fiore e Giuliano Castellino; l’ex terrorista nero Luigi Aronica e una delle organizzatrici del sit-in in piazza del Popolo, Pamela Testa. I magistrati, nel chiedere la convalida degli arresti valuteranno comunque altre aggravanti. Il legale dell’uomo fa presente come Passaro non sia stato arrestato in flagranza di reato e come, una volta visti gli atti, sarà possibile valutare quanto accaduto. L’altro troncone, nell’ambito del quale gli arrestati sono stati processati per direttissima, è relativo invece agli scontri con le forze dell’ordine.

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"Chiunque sfasci e aggredisca è un cretino e va trattato da delinquente. Chi assalta un sindacato o un pronto soccorso non ha un’idea politica, è un demente e un criminale", ha dichiarato ieri il leader della Lega, Matteo Salvini in merito alla presenza nella sede della Cgil di Passaro, leader di ’Io Apro’.  

Il movimento , poi divenuto partito, è stato fondato in prima battuta proprio da Passaro e dal collega ristoratore Umberto Carriera, di Pesaro. "Biagio ha documentato con un video in diretta i violenti che occupavano la Cgil – afferma Carriera, difendendo l’amico – a distanza di duecento metri e poco dopo ci è entrato pure lui dicendo: non rimpete niente, l’abbiamo occupata ma non rompete niente. Trascorsi trenta secondi – prosegue – ha continuato a documentare ciò che accadeva senza aggredire nessuno o sfondare nulla: ha solo peccato di ingenuità. Se ci saranno altri capi di imputazione, si prenderà la sua responsabilità". Carriera fa presente come ‘Io apro’, che conta quasi mille iscritti tra Modena e l’Emilia Romagna, sia nato per lottare per la riapertura dei ristoranti. "Prendiamo le distanze dall’estrema destra e condanniamo la violenza. L’errore di Biagio è stato quello di entrare ".