Bilancio di fine mandato. Crescono i visitatori e si è già tornati ai livelli pre-Covid

Organizzati ben 111 eventi culturali e 25 mostre temporanee in 8 anni. L’attività ha generato una ricaduta sul territorio nazionale di 31 milioni. Notevoli investimenti su riallestimenti delle sale e sulla accessibilità . .

Bilancio di fine mandato. Crescono i visitatori e si è già tornati ai livelli pre-Covid

Bilancio di fine mandato. Crescono i visitatori e si è già tornati ai livelli pre-Covid

Fra il 2016 e il 2023 le Gallerie Estensi hanno registrato un aumento dell’80,62% di biglietti venduti, +21,64% soltanto nell’ultimo anno. Il Covid – meno male – non è riuscito a sconfiggere l’arte e la bellezza: ingressi e incassi oggi sono già ritornati ai livelli della fine del 2019. Nell’arco di otto anni, fra Modena, Ferrara e Sassuolo sono stati investiti quasi 19 milioni di euro in grandi cantieri per il riallestimento e la messa in sicurezza delle sale, l’accessibilità, l’efficientamento energetico. E si calcola che l’attività svolta dalle Gallerie Estensi abbia avuto una ricaduta sul territorio nazionale di quasi 31 milioni di euro. Martina Bagnoli sfoglia con soddisfazione le quasi 50 pagine del bilancio sociale (redatto dalla Fondazione Santagata per l’economia della cultura), con i risultati dei suoi otto anni e due mandati al vertice delle Gallerie, fra Modena e Ferrara. Con una miniproroga le hanno chiesto di restare fino a metà gennaio per passare il testimone al nuovo direttore (o direttrice) che il ministero dovrebbe designare entro Natale. Poi partirà per Bergamo: dal 1° febbraio infatti guiderà la storica Accademia Carrara.

Con la riforma del 2015, le Gallerie Estensi hanno riunito ben cinque musei in più sedi, la Galleria Estense, il Lapidario Romano e la Biblioteca Estense di Modena, la Pinacoteca Nazionale di Ferrara e il Palazzo Ducale di Sassuolo, e in questo rappresentano un unicum in Italia. Il bilancio sociale affronta l’identità del museo, verifica gli obiettivi raggiunti, analizza la gestione dell’ente. "Un museo è un’infrastruttura della memoria per creare una società civile che sia conscia della sua funzione", spiega la direttrice, e per questo "abbiamo voluto essere sempre più presenti nella vita dei cittadini", con attività e iniziative: sono state 25 le mostre temporanee dal 2016 a oggi, 111 gli eventi culturali, gli itinerari formativi sono passati da 6 a 61 con una grande crescita della didattica (nello scorso anno scolastico 480 classi in visita). Sul totale dei visitatori delle Gallerie, la quota più ampia di ingressi si registra a Ferrara (45,9%), seguita da Modena (33,3%) e Sassuolo (20,8%).

Certo, non è stato semplice riunire tanti musei con diverse storie e diversi percorsi, e creare una gestione unitaria "ma, dopo le difficoltà iniziali, ci siamo riusciti", ammette Luigi Tripodi, segretario amministrativo delle Gallerie Estensi. Resta tuttavia il problema della carenza di personale (che è assegnato dal ministero): "Eravamo in 110 nel 2015, oggi siamo in 79 e dovremmo essere in 127", aggiunge Tripodi. I risultati economici comunque sono rilevanti: nel 2022, grazie a finanziamenti importanti (fra cui i fondi per l’ex Ospedale Estense), le Gallerie hanno registrato un avanzo di amministrazione di 13 milioni e mezzo, e quest’anno si prevede un avanzo di 5 milioni e 600mila euro, calcolando anche impegni di spesa per quasi 13 milioni. Al bilancio è stata collegata anche un’analisi sui costi energetici e sulla sostenibilità delle Gallerie: fra gli interventi di efficientamento già previsti c’è il rinnovo degli infissi esterni della biblioteca, e per il futuro si ipotizza l’installazione di impianti fotovoltaici nei lucernai del palazzo.

Stefano Marchetti