Blackout, Maranello conta i danni E anche il ’Ferrari’ archivia gli esami

Ristoranti e bar a pieno ritmo. Alla ’Bottega del gusto’ bruciate 2 centraline: "Sfiducia nei risarcimenti". Per gli oltre cento studenti prova di maturità in ritardo: "Più tempo per ripassare ma è salita l’ansia"

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Maranello prova a rialzarsi. L’imponente blackout (oltre 4mila utenze staccate per ore), in cui la città è stata avvolta nella notte tra mercoledì e giovedì, sembra essere ormai archiviato. La rete, crollata causa caldo e sovraccarico, ieri ha retto ma c’è apprensione per i prossimi giorni roventi. Il timore è che si presentino nuovi guasti a catena. In ogni caso almeno ieri, in particolare le attività commerciali, hanno tirato un sospiro di sollievo. La luce è tornata ad alimentare le celle frigorifere, i computer, i registratori di cassa e i forni indispensabili al lavoro quotidiano di molte attività locali. Inoltre, ieri mattina, gli oltre 100 studenti dell’Istituto A. Ferrari hanno recuperato la seconda prova d’esame, utile al conseguimento del diploma, che era stata rinviata una volta riscontrati i guasti alla linea elettrica.

"Fortunatamente è andata bene – sorride Pier Luca Ros, tra i primi ad uscire dalle mura dell’istituto – era più facile di quello che pensavamo. Mercoledì sera ci hanno informato del posticipo e abbiamo dovuto affrontare un giorno di ansia in più, ora però possiamo finalmente pensare all’orale". Anche lo studente Luca Pepe ha confermato le sensazioni del collega: "È vero che un giorno in più poteva essere utile a ripassare, però mi sentivo pronto e avrei preferito ‘togliermi il dente’ affrontando il secondo scritto nella giornata in cui era stato inizialmente programmato".

Più difficili da diradare, saranno le ombre sui volti dei ristoratori, baristi e piccoli professionisti del centro, i quali ritengono sia inaccettabile subire guasti tecnici e danni economici così rilevanti in un periodo storico nel quale le bollette continuano ad aumentare. Il Codacons parla di danni ingenti.

"Paghiamo la luce a peso d’oro e poi succedono queste cose, sono molto amareggiato – ha raccontato Claudio Ferrari, titolare della ’Bottega del gusto’ – era già più di una settimana che la luce andava e spariva. A causa di questa disfunzione ho bruciato due centraline dal costo di trecento euro l’una. Ho poca fiducia di essere risarcito, quando c’è da fare dei danni sono tutti bravissimi e quando c’è da rimediare nessuno è responsabile di ciò che è successo".

Più fortunata invece è stata l’esperienza del Maranello caffè, storico bar in Piazza Libertà: "Noi non abbiamo avuto grossi danni – spiega la barista Giulia Cavazzuti, in servizio al momento del guasto – siamo riusciti a portare a termine la vendita e ad ovviare al momentaneo stop della macchina del caffè servendo altre bevande".

Infine è stato apprezzato l’intervento celere dei vigili del fuoco, Comune e volontari.

"La Protezione civile si è fatta trovare pronta – ha ricordato Matteo Ligalupo, tra i tavoli del Ristorante Carisma mercoledì sera – sono cose che possono capitare, fortunatamente eravamo a fine serata e siamo riusciti anche a ridere della situazione con qualche cliente".

Le polemiche avranno sicuramente seguito, il Codacons ha invitato gli utenti più sfortunati a rivolgersi all’associazione.

Tuttavia, l’importante è certamente il ripristino delle 31 centraline sparse per il territorio maranellese. Il colore rosso, da sempre simbolo della città, deve tornare al più presto ad essere associato solo alla Ferrari e non alla rabbia dei cittadini...

Davide Vanni