«Blumarine è in buone mani, stimo Marchi»

La stilista Anna Molinari dopo la vendita della sua azienda al patron di Liu Jo: «Mi ha proposto di diventare ambasciatrice del marchio»

Migration

Matrimonio epocale quello suggellato ieri tra i due colossi della moda carpigiana. Liu Jo ha acquistato il 100% di Blumarine. Dopo i tanti rumors e indiscrezioni, che già dall’inizio dell’anno circolavano insistenti, e smentite, ora i due imprenditori giocano a carte scoperte. Marco Marchi, fondatore nel 1995 con il fratello Vannis di Liu Jo, di cui è anche presidente nonché azionista di maggioranza, non ha mai nascosto il suo forte interesse verso Blumarine: «Da sempre ho espresso la mia opinione favorevole verso quella che può considerarsi un’azienda blasonata, un autentico gioiello, un patrimonio del nostro territorio. Ma per realizzare un’unione, occorre sempre essere in due». Così si era espresso Marchi nel marzo scorso: l’unione sembrava ad un passo dal realizzarsi. Secondo alcune fonti a metà aprile la Liu Jo aveva aperto una fase di due diligence nei confronti di Blumarine. Lo stesso Gianguido Tarabini, amministratore unico del Gruppo Blufin, aveva in quella occasione dichiarato di essere «onorato che Blumarine attiri l’attenzione di grandi imprese anche locali. Anche io reputo che ad oggi le aggregazioni siano vincenti: restare soli è sempre più complicato. Peraltro, nulla deve essere dato per scontato, ci sono in gioco tanti fattori. Se si concatenano possono dare vita ad alleanze vincenti. Altrimenti, ognuno prosegue sulla propria strada». Evidentemente i tempi non erano ancora ‘maturi’: ma ora qualcosa è cambiato. E il sogno di Marco Marchi si è realizzato: acquisire «una delle maison che hanno fatto la storia della moda in Italia». Il marchio Blumarine è stato fondato nel 1977 dalla stilista Anna Molinari e dal marito Gianpaolo Tarabini e ha un fatturato sui 70 milioni di euro. A gennaio di quest’anno è stato introdotto il nuovo brand BeBlumarine, evoluzione in chiave ‘moderna’ del marchio Blugirl, con la firma di due giovani stilisti, Mirko Fontana e Diego Marquez. Ma la voce dell’acquisizione si fa sempre più insistente: una operazione milionaria, sulla quale per ora nessuno dei due imprenditori vuole pronunciarsi. Liu Jo, nata nel ha scalato rapidamente la vetta del successo. Il giro d’affari dell’azienda carpigiana è arrivato a 435 milioni di euro: una base che, mantenendo l’attuale passo di crescita, avvicina Liu Jo alla soglia dei 500 milioni di fatturato nell’attuale esercizio. Marco Marchi aveva annunciato la costituzione, appena una decina di giorni prima, di una holding, dal nome emblematico: ‘Eccellenze Italiane’. «Si tratta di un’operazione finalizzata a dare dimensione, senso e volto al mio desiderio, ossia la creazione di una piattaforma nazionale che raccolga e valorizzi le eccellenze del mercato italiano. Imprese che – ha proseguito l’imprenditore – hanno bisogno di unirsi per dare vita ad un progetto internazionale credibile e vincente». Duque, un gruppo italiano, come esprime il nome stesso della holding, «in quanto siamo stanchi e frustati di essere ‘scippati’ delle nostre eccellenze specie da parte degli stranieri, con chiaro riferimento ai francesi. E per competere, oggi, è necessario avere una certa dimensione. Il che può avvenire anche mediante l’acquisizione di altre imprese che operano nello stesso settore». E proprio in questa prospettiva, nei mesi scorsi, il presidente della Liu Jo aveva affermato che «stiamo valutando dossier di aziende sul mercato con per dare vita ad un gruppo necessariamente più grande per competere con successo e accelerare sul piano dell’internazionalizzazione». Blumarine è stata infatti acquisita da Marchi mediante la holding ‘Eccellenze Italiane’. Esprime soddisfazione anche la stessa Anna Molinari, direttore creativo del Gruppo: «Sono molto felice di aver venduto il nostro gioiello a Marco Marchi. Nonostante la sua giovane età, sta raggiungendo traguardi all’apice, è una persona importante e coraggiosa che stimo tanto. C’erano tanti compratori interessati a Blumarine: Marchi da sempre ci considera una eccellenza e grazie a lui Blumarine resterà in Italia e a Carpi. Mi ha proposto di diventare ambasciatrice del marchio: potrebbe interessarmi, sicuramente mi ha fatto piacere che me lo abbia chiesto».