ALBERTO GRECO
Cronaca

Boccassuolo, agonia senza fine. Ancora case isolate dalla frana. Si tenta di costruire dei percorsi

Palagano, terzo mese di disagi per la popolazione della piccola frazione divisa in due dallo smottamento. Il sindaco: "L’alveo del fiume si è alzato di dieci metri creando tre laghetti”

Palagano, terzo mese di disagi per la popolazione della piccola frazione divisa in due dallo smottamento. Il sindaco: "L’alveo del fiume si è alzato di dieci metri creando tre laghetti. Dobbiamo evitare l’effetto diga".

Palagano, terzo mese di disagi per la popolazione della piccola frazione divisa in due dallo smottamento. Il sindaco: "L’alveo del fiume si è alzato di dieci metri creando tre laghetti. Dobbiamo evitare l’effetto diga".

Palagano, 2 giugno 2025 – Ieri la popolazione della frazione di Boccassuolo, nel territorio di Palagano, è entrata nel terzo mese dei disagi provocati dal movimento franoso che si è staccato dal Monte Cantiere. Sono ormai 62 giorni che la piccola località appenninica è spaccata in due con parte delle case isolate, o parzialmente isolate, a causa dell’avanzare del fronte frana che ha via via travolto le strade trovate sul suo cammino verso il Torrente Dragone.

Sindaco Fabio Braglia, sono passati molti giorni dalla ripresa della frana? "E’ partita il 1° aprile, quando ha cominciato a staccarsi materiale dal Monte Cantiere e dal 10 abbiamo iniziato a registrare i danni al patrimonio pubblico e privato. La prima settimana abbiamo perso la strada ’La Motrona’, che è il collegamento più in alto e poi, dopo a scendere anche la seconda per Cento Croci. A seguire si è persa anche quella più importante, via ’La Lissandra’. Infine, nel suo movimento la frana è arrivata a tagliare via Casa Felice, quella più a valle, arrivando con le due colate laterali al torrente Dragone".

Adesso come è la situazione? "La frana continua a spingere nella parte bassa. Le due colate laterali che da diverse settimane hanno raggiunto il fiume hanno alzato l’alveo di più di 10 metri e formato tre laghetti, che con i mezzi stiamo cercando di tenere aperti per evitare l’effetto diga. Ricordiamo che la frana lavora molto profondamente, spingendo da sotto, e si muove da più 40 metri sottoterra. Il grosso del materiale però è ancora in prossimità della zona definita ’Le Macchiarelle’, dove la frana ha portato via la strada ed il ponte di via ’La Lissandra’ e fatto crollare le tre case ed una struttura di pertinenza e dove si trova l’azienda agricola. Questa grossa porzione di terreno e di accumulo di detriti si muove molto lentamente (circa 30/50 cm al giorno di media) ed è la causa per cui diventa impossibile intervenire per ripristinare il collegamento della sopracitata strada".

Si sta facendo qualcosa per migliorare i collegamenti? "I geologi dell’Agenzia regionale per la difesa del suolo, coadiuvati da quelli dell’università di Modena e Reggio Emilia, stanno facendo analisi approfondite e valutando di creare una pista di collegamento in prossimità della via ’La Motrona’. Poi si sta studiando più di una ipotesi per ripristinare, invece, i collegamenti e dare risposta alle case isolate e alle attività in via La Lissandra, in modo che – una volta sceso il grosso dei detriti – si possa intervenire tempestivamente".

Avete chiesto lo stato di emergenza nazionale, ma aiuti ne sono arrivati? "Abbiamo chiesto un articolo 10 di somma urgenza alla Regione per il ripristino e messa in sicurezza della strada di via Sassorosso e Casa Abadina in modo da renderla percorribile per i mezzi di soccorso e per le persone che abitano dall’altra parte della frana, così da raggiungere il capoluogo e l’altro versante di Boccassuolo in tempi più rapidi ed in modo sicuro, compreso il titolare dell’impresa agricola ’La Lissandra’. Sono arrivati 190mila euro. Che si sommano ai 200mila stanziati nell’immediato dalla Regione per finanziare i primi soccorsi e interventi".

Ci sono prospettive per lo stato di emergenza nazionale? "Col sostegno della Regione, della Agenzia regionale e dei parlamentari e, con l’impegno anche delle associazioni, e di questo ringrazio Lapam, credo possiamo confidare in un esito positivo. Ma, voglio esprimere un ringraziamento speciale a chi è stato più colpito e che con grande dignità continua a collaborare ed interfacciarsi con noi in modo generoso e corretto. Un esempio per tutti quanti".