ALBERTO GRECO
Cronaca

"Boccassuolo, subito lo stato d’emergenza"

Palagano, dopo 50 giorni la frana continua a scendere. Lapam sollecita: "Servono risorse per ripristinare i collegamenti"

Dopo 50 giorni dal distaccamento del fronte franoso dal Monte Cantiere la situazione è ancora critica

Dopo 50 giorni dal distaccamento del fronte franoso dal Monte Cantiere la situazione è ancora critica

Ogni giorno che passa lassù a Boccassuolo, la frazione di Palagano, interessata dal movimento franoso staccatosi a inizio aprile dal Monte Cantiere, a 1.400 metri di altezza, la situazione si fa più pensante. Ci sono residenti evacuati, abitazioni (perlopiù seconde case, ma molto frequentate da famiglie originarie) di cui è stata interdetta l’occupazione e altre tagliate fuori dai collegamenti diretti col capoluogo. La viabilità per queste persone è il nodo da risolvere nell’immediato per riconnetterli al resto delle comunità.

"La situazione, nonostante sia costantemente monitorata dai tecnici che ringraziamo, – si fa interprete delle preoccupazioni della popolazione Monica Telleri, presidente Lapam Confartigianato Palagano – rimane comunque critica e ci auguriamo che le istituzioni a tutti i livelli si attivino per mettere a disposizione le risorse necessarie urgenti per la messa in sicurezza e il ripristino dei collegamenti. I danni sono ingenti".

A causa dello smottamento, la circolazione su diverse strade comunali è stata interrotta, provocando gravi ripercussioni sui privati e anche sulle imprese. Notevoli i disagi per cittadini e imprenditori isolati, così come i danni subiti da infrastrutture e servizi. "Alla luce delle criticità provocate dalla frana che sta continuando a scendere – aggiunge Telleri – e dopo la visita del presidente della Regione, de Pascale, auspichiamo che il Governo adotti lo stato di emergenza in modo da assegnare risorse adeguate per gli interventi di ripristino e per i risarcimenti. I danni materiali e i disagi per cittadini e imprenditori locali, infatti, sono rilevanti". Sono passati una cinquantina di giorni, ma nulla pare essersi mosso riguardo a ristori e interventi.

"La chiusura dei collegamenti viari e in particolare della strada intercomunale – aggiunge Michael Rovina, presidente delle sedi Lapam Confartigianato di Pievepelago e Fiumalbo – sta penalizzando anche tutte le attività imprenditoriali dell’altro versante. Le attività produttive si trovano oggi a fare i conti con interruzioni operative, difficoltà logistiche e costi imprevisti, con inevitabili ripercussioni negative. È necessario monitorare la situazione di tutta la viabilità, soprattutto nel tratto tra Serpiano e Pievepelago, zona Cerrete. La presenza del movimento franoso mette a rischio il collegamento".

Alberto Greco