Bollette, a rischio il cinema 7B E il Michelangelo taglia le serate

Berto Gavioli: "Siamo alle strette e dobbiamo rinunciare a un evento alla settimana da riscaldare". Alberto Morsiani: "Occorrerà trovare delle soluzioni senza però aumentare i biglietti"

Migration

di Stefano Luppi

Il raddoppio, quando va bene, dei costi energetici che stanno generando le bollette mette a rischio lo storico cinema d’essai 7B di via Nicolò dell’Abate e ha già causato un taglio del numero di serate al teatro Michelangelo di via Giardini. Ma per fortuna c’è anche chi per ora dice di riuscire a resistere grazie a una organizzazione lungimirante, com’è il caso del multisala Victoria. Un viaggio in alcune delle sale cittadine, appunto cinematografiche e teatrali, riporta molte preoccupazioni che si generano dai rincari di gas e e luce.

"Io per ora non penso a ragionare su cosa portare o meno in sala in rapporto alle poltrone occupate – spiega Alberto Morsiani, responsabile dei cinema d’essai Sala Truffaut e del 7B – perché a me piace proiettare film di qualità visti magari da meno spettatori. Con la gestione della sala comunale Truffaut qualche fondo in più si riesce a ottenere mentre è appunto la monosala di via dell’Abate quella più a rischio. Occorrerà ragionare sulle tipologie di spettatori e sulla logica dei prezzi senza però aumentare i biglietti. Certo le bollette sono un bel problema: per ora sono raddoppiate, ma che accadrà in inverno quando arriveranno anche alle famiglie? Cinema e teatri sono considerati spese voluttuarie…". Va meglio al multisala Victoria Cinema di via Ramelli che necessariamente ha anche un’altra tipologia di pubblico e dà lavoro a un ampio numero di persone, perlopiù giovani: "Noi nell’imminenza non abbiamo questo tipo di problema – spiega la responsabile Jessica Andreola – e occorrerà vedere che accadrà tra novembre e dicembre in pieno inverno. La nostra struttura, infatti, a suo tempo ha firmato con Hera un contratto di ‘super power’ bloccato che scadrà il mese prossimo: noi dunque non siamo ancora stati posti di fronte a super aumenti delle bollette tali da imporci di riflettere su sale più o meno piene in base al film proiettato. Va detto che speriamo sempre di riempire tutto anche se magari una sala con meno pubblico è compensata da un’altra esaurita. Visto dal punto di vista del riscaldamento, quindi dei consumi, al momento ragioniamo così. Certo, va detto che rispetto a certi guadagni passati oggi dobbiamo compensare".

Che la situazione sia complicatissima lo conferma Berto Gavioli del Michelangelo. "Siamo alle strette. Prima per ogni spettacolo facevamo infatti tre serate ora siamo passati a due chiedendo ai nostri abbonati di fare uno sforzo e venire il mercoledì e il giovedì. In questo modo risparmiamo una serata da riscaldare e con l’inverno che arriva non è poco. Inoltre noi di recente abbiamo messo a led, dunque a risparmio energetico, tutte le luci e l’insegna. Ora però mi preoccupa il palco che consuma tantissima luce, anch’essa terribilmente rincarata".