Bollette, allarme raggiri : "Luce e gas, in aumento le truffe telefoniche"

L’sos di Federconsumatori: "Situazione ormai fuori controllo. Mercato ’oscuro’ e impenetrabile per la maggior parte dei clienti". .

Bollette, allarme raggiri : "Luce e gas, in aumento le truffe telefoniche"
Bollette, allarme raggiri : "Luce e gas, in aumento le truffe telefoniche"

"Anche a Modena crescono a dismisura le truffe telefoniche nella vendita di contratti gas e luce". L’allarme è suonato da Marzio Govoni, presidente di Federconsumatori Modena. "Era facilmente prevedibile – dice Govoni – perché stiamo avvicinandoci alla fine del mercato di maggior tutela, nella colpevole latitanza di un Governo che prima aveva annunciato una proroga, e poi nei fatti ha derubricato questo tema dalla propria iniziativa. A Modena, dove i principali gestori negli anni passati avevano spinto molto sulla trasformazione contrattuale, questo passaggio riguarda, per il gas, circa il 19% dei contratti privati in essere; meno del resto del Paese dove sono ancora dieci milioni le utenze nel mercato tutelato, circa un terzo delle complessive. A Modena, più che altrove, è elevatissimo il numero di coloro che non sanno di essere già nel mercato libero; un passaggio ottenuto inconsapevolmente negli anni passati – continua Govoni – con discutibili modalità di marketing telefonico. A Reggio Emilia, dove questo è avvenuto con minore intensità, i contratti ancora nel mercato tutelato del gas sono il 30%. Il fallimento del mercato libero dell’energia, nel nostro paese, si misura anche nell’estremo caos di questa fase, dove prosperano call center senza scrupoli che propongono ai clienti offerte annunciate come mirabolanti, ma che non corrispondono quasi mai a quanto viene poi effettivamente applicato. Non solo, a volte telefonicamente vengono fatti, a garanzia della bontà dell’offerta, i nomi di associazioni di consumatori, e frequentemente di Federconsumatori".

"Ma chi sono questi truffatori? – si chiede il presidente di Federconsumatori – Com’è possibile che non siano collegati ai gestori dei quali propongono i servizi? Il collegamento c’è, ma è difficile da ricostruire; un gestore affida ad una solida azienda di telemarketing il compito di convincere i propri clienti nel mercato tutelato ad aderire al mercato libero, restando proprio cliente. In modo discutibile fornisce a quell’azienda i dati ed il recapito telefonico dei propri clienti ancora nel mercato di maggior tutela. L’azienda solida, magari con sede in Italia, spesso cede a soggetti molto meno solidi, a volte autentici truffatori con sede ignota, il compito di attivare contratti ad ogni costo. Non c’è quindi un rapporto diretto tra il grande gestore ed il truffatore, che approfittando di un mercato oscuro, tutto favorevole alle imprese, estorce contratti telefonicamente. Ciò nonostante il garante del settore ha più volte sanzionato i gestori, ma nei fatti nulla cambia. Un mercato volutamente oscuro, impenetrabile alla grandissima parte dei cittadini, con condizioni contrattuali intraducibili ed incomprensibili. Volutamente, perché questa condizione ha nei fatti confermato i monopoli territoriali, riducendo – chiude Marzio Govoni – la concorrenza reale ai minimi termini. E’ ipocrita quindi, in questa condizione, parlare di mercato libero".