
I cittadini trovano incomprensibile il calcolo delle tariffe di consumo
Modena, 14 maggio 2025 – Le voci inserite in bolletta? Incomprensibili. Come viene calcolata la tariffa di consumo? Un mistero. La Tari? Un salasso. È una lista di disagi e aumenti, anche sostanziosi, quella che emerge dall’ultimo sondaggio online di U.Di.Con Emilia-Romagna, che ha coinvolto anche la provincia di Modena. Al centro dell’indagine i costi di Tari e bollette dell’acqua, compreso un parere sull’introduzione della tariffa puntuale.
Nello specifico, secondo il sondaggio il 40% dei modenesi ha speso in media tra i 200 e i 300 euro per la Tari, ma c’è a chi è andata peggio: più di un cittadino su 4, infatti, è arrivato a pagare più di 300 euro, mentre il 22,2% è riuscito a cavarsela con una Tari compresa tra i 100 e i 200 euro.
In generale, il 54,3% dei partecipanti all’indagine ha speso di più rispetto all’anno precedente: in particolare, il 30,4% dei modenesi ha visto lievitare la Tari in media di 30 euro. Non è un caso, stando al sondaggio U.Di.Con, che un cittadino su tre (il 32,6%) abbia avuto problemi a pagare la tassa sui rifiuti entro la scadenza.
Quanto alla tariffa puntuale, più della metà dei partecipanti all’indagine (il 52,2%) non sa bene cosa sia. Tra chi la conosce, una netta maggioranza (il 63%) la vorrebbe attivata nel proprio Comune. Motivo? Per il 37% dei favorevoli "incentiverebbe i comportamenti virtuosi di chi già differenzia i rifiuti". C’è però chi la pensa diversamente: per un robusto 39%, infatti, l’introduzione della tariffa puntuale non porterà vantaggi veramente concreti per i cittadini.
Le bollette dell’acqua intanto si confermano salate: il 30,4% dei modenesi ha pagato in un anno tra i 200 e i 300 euro, il 28,3% ha sfondato il tetto dei 300 euro, mentre il 19,6% è riuscito a pagare oltre 400 euro di bolletta dell’acqua. Oltre la metà dei partecipanti al sondaggio (il 54,3%) conferma di avere pagato di più rispetto all’anno precedente. Non comunque tutte le voci sono comprensibili. Quasi il 74% dei modenesi non comprende tutte le voci inserite in fattura e altrettanti (il 76%), a domanda specifica, non conosce le modalità di calcolo della propria tariffa. Poco chiaro poi, per il 58,7% dei cittadini, se nella bolletta è presente una voce relativa alla copertura assicurativa in caso di perdite.
"L’attenzione sulle tariffe dell’idrico non è allo stesso livello delle altre utenze domestiche, eppure gli aumenti ci sono e gli utenti ne hanno risentito", rimarca Debora Ferrari, presidente regionale U.Di.Con. "Come per luce e gas, anche per il servizio idrico servirebbe una fatturazione più chiara". Mentre a proposito di tariffa puntuale, "è singolare che i modenesi abbiano risposto nella stessa percentuale sulla sua introduzione: il 50% afferma che è applicata, l’altro 50% no, frutto, probabilmente, della confusione causata dalla lettera che il Comune aveva inviato per avvertire dell’avvio della tariffa puntuale, ma con calcoli che ancora per il 2025 sarebbero stati realizzati sulla base del modello tariffario precedente".