Bollette e alimentari, raddoppiati gli aiuti

Nel 2021 consegnati 5645 pacchi con viveri e stanziati 10mila euro in più: "Crisi acuita dalla pandemia"

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"I temi che hanno coinvolto maggiormente nel 2021 e tuttora attuali sono: disoccupazione, emarginazione sociale e disagio abitativo. A questi si aggiungono le problematiche ‘primarie’ legate all’emergenza alimentare e del sostegno alla salute". Suor Maria Bottura, presidente della Caritas Diocesana di Carpi, ha così introdotto la tradizionale presentazione del ‘Rapporto dei progetti e delle attività 2021’, curato da Caritas diocesana, Porta Aperta Carpi, Recuperandia e Porta Aperta Mirandola, presentato ieri al Museo diocesano. Sono 25 le Caritas parrocchiali presenti nel territorio della diocesi, in collaborazione con le Conferenze della San Vincenzo di Carpi e Mirandola: nel 2021 hanno accompagnato 788 famiglie attraverso la distribuzione di 10.400 sporte alimentari, e 1.311 interventi per bollette e affitti. "La pandemia – ha proseguito suor Maria – ha fatto registrare un incremento della povertà a cui si aggiungono ora il rincaro delle bollette, gli sfratti esecutivi e l’arrivo dei profughi ucraini". Nonostante le difficoltà legate alla pandemia, ha proseguito Alessandro Gibertoni, responsabile centro di ascolto di Porta Aperta, "nel 2021 il nostro centro è riuscito ad assicurare una buona continuità nel servizio: 461 le famiglie incontrate, in 199 giorni di apertura. In confronto al 2020, si registra una diminuzione pari al 4%. Due sono i dati che emergono: sia per Porta Aperta Carpi che Mirandola è diminuito il numero delle nuove famiglie che accedono al centro di ascolto. Tuttavia quelle che sono già in carico vengono più spesso, il che significa che si è cronicizzato il bisogno. In secondo luogo vi è stato un considerevole aumento dei pacchi viveri distribuiti: 5645 (+400 rispetto al 2020), per 421 famiglie seguite dal programma alimentare e un totale di 1192 persone raggiunte". "Abbiamo registrato un aumento degli aiuti erogati – ha sottolineato Gibertoni – sia sotto forma di sporte alimentari che aiuti materiali (buoni da spendere a Recuperandia) e economici (utenze, libri scolastici): questi ultimi sono passati da 13mila euro nel 2020 a 23mila euro nel 2021. Il tutto grazie alla generosità delle realtà private e associative".

m.s.c.