"Bollette, no distacchi per chi non può pagare"

L’appello di Rosamaria Papaleo (Cisl): "Si alzi l’Isee per l’accesso ai bonus energetici: oggi è necessario togliere ai ricchi per dare ai poveri"

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di Paolo Tomassone

La crisi energetica, il caro bollette, l’inflazione e l’aumento delle povertà anche in un territorio ricco come quello modenese. Avrebbe preferito festeggiare il primo anno da segretaria generale della Cisl Emilia Centrale con qualche notizia rassicurante, Rosamaria Papaleo. Ci sono invece alcuni dossier delicatissimi per il mondo del lavoro sui quali il sindacato di Palazzo Europa è impegnato a tempo pieno.

Segretaria, quali sono i settori più colpiti da questa situazione?

"La pandemia, come sappiamo, ha colpito in maniera trasversale tutto il mondo del lavoro. Il conflitto ucraino-russo ha avuto ripercussioni su diversi distretti presenti nel nostro territorio: sia quelli che avevano rapporti economici con la Russia, come il tessile, sia quelli che dipendevano dall’Ucraina per il reperimento di materie, tra tutti il distretto ceramico. A questo si sono aggiunti i problemi energetici e l’aumento dei costi. Queste emergenze colpiscono le imprese, ma naturalmente anche le famiglie".

Nonostante Modena sia ancora una provincia benestante…

"Attenzione però, perché il recente rapporto Caritas riferisce che la povertà è aumentata in modo più significativo al Sud rispetto al Nord, ma la nostra provincia risulta in controtendenza: anche qui le povertà sono in aumento. Modena è una realtà molto produttiva, ma i redditi sono erosi dall’inflazione, le retribuzioni e le pensioni sono rimaste al palo. È necessario intervenire con urgenza. Certe scelte non sono più dilazionabili".

Un tavolo provinciale per affrontare l’emergenza è stato già istituito.

"Sì, è un tavolo importante che nasce dalla grande sensibilità di questo prefetto che ha riunito tutte le parti sociali, le istituzioni, le multiutility, la Camera di commercio per studiare le strade da intraprendere il prima possibile. Occorre un grande senso di responsabilità da parte di tutti, a partire dai gestori dei servizi energetici".

Ai quali cosa chiedete?

"In questo momento è necessario applicare la ‘teoria di Robin Hood’: togliere ai ricchi per dare ai poveri. Loro hanno degli extraprofitti che non sono giustificati da una particolare politica commerciale, ma da quanto sta accadendo in questi mesi ed è giusto che si facciano parte attiva nell’aiutare chi è in difficoltà".

In concreto cosa possono fare?

"Per prima cosa alzare la soglia Isee per l’accesso ai bonus energetici. Non è sufficiente garantire la rateizzazione per pagare le bollette, devono assicurare di non staccare le utenze per morosità non colpevole. Io chiederei anche una sorta di moratoria come è avvenuto per i mutui, la situazione è insostenibile".

Il tavolo in prefettura tornerà ad aggiornarsi?

"Sì certo, c’è bisogno di un’interlocuzione costante, tutti devono sentirsi parte attiva nella ricerca delle soluzioni. Noi sindacati nei prossimi giorni incontreremo il sindaco al quale chiederemo per prima cosa di discutere del bilancio del Comune. Il nostro timore è che per sostenere i costi energetici si arrivi a proporre il taglio di qualche servizio, una cosa che va evitata nella maniera più assoluta, soprattutto con una recessione tecnica alle porte, le stime di crescita riviste al ribasso e un forte timore di dover ricorrere ancora alla cassa integrazione".

La Cgil ha proposto gli Stati generali del lavoro. Aderirete?

"Se saranno l’occasione per concretizzare proposte e soluzioni va benissimo. Serve una strategia e c’è bisogno che sia attuata, di passerelle non ne abbiamo bisogno. I bonus vanno bene, ma devono essere utilizzati solo nel momento di emergenza. Nel nostro paese occorre una politica seria del lavoro perché per troppo tempo abbiamo proceduto con dei rattoppi".

Lei è la prima donna a guidare la Cisl di Modena. Anche Meloni è la prima donna premier in Italia…

"Io sono orgogliosa di guidare la Cisl e spero di essere un esempio per tante donne. Ma ricordo che la mia organizzazione ha sempre investito sulle politiche di genere anche sul territorio. Con l’elezione di Meloni si è rotto il tetto di cristallo per Palazzo Chigi. Ma bisogna superare il tabù e mettere in campo politiche di genere a 360 gradi che possano riguardare tutte le donne".