Bonaccini: "Darò il mio contributo perché il Pd non si perda"

Il governatore: "Non ci piacciono le sconfitte. Ma la sconfitta c’è. Basta guardare indietro, ora serve un progetto per il futuro"

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Il congresso del Pd deve essere "l’occasione per una rigenerazione" del partito. Ma guai a "ripartire dai nomi e cognomi prima che dai contenuti. Ognuno farà la sua parte, e anche io la farò. Ma non è questo il momento". A dirlo è il presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, durante il punto stampa davanti alla sede della Regione per analizzare i risultati elettorali. "Vi prego – avverte Bonaccini – non partite con le domande su chi si candida al congresso e su cosa farò. In questo momento io non faccio nulla, perché non mi interessa proprio nulla, se non avere questa occasione del congresso. E ringrazio Enrico anche per come si è messo a disposizione per condurlo in maniera ordinata nelle prossime settimane". Secondo Bonaccini, il congresso dem "deve essere una grande occasione di rigenerazione, sia sui contenuti sia sulle classi dirigenti sia come modo di stare come forza politica. Ognuno di noi, e anche io, faremo la propria parte. Ne discuteremo. Ma non è oggi il momento". Il discorso Bonaccini lo fa per stesso, ma anche "per Elly Schlein – precisa, rispondendo a una domanda sulla sua vicepresidente come possibile candidata al congresso Pd – in questo momento l’unica cosa che non ci serve sono i nomi che precedono i contenuti e l’idea di Pd e di Paese che abbiamo. Certamente non mi metto a fare una discussione sui singoli", afferma Bonaccini. " La sconfitta del Pd e del centrosinistra alle elezioni non è colpa (solo) di Enrico Letta – continua Bonaccini – Il risultato per il Pd è negativo ed è inutile che minimizziamo e ho apprezzato che non lo abbia fatto neanche Letta. Io lo ringrazio per il lavoro che ha fatto. Sono tra quelli che lo chiamò quando era a Parigi e lo ringrazio di essersi messo a disposizione in un momento difficile. Non mi pento di aver fatto quella telefonata, perché Enrico è una persona seria e perbene. Darò il mio contributo perché il Pd non si perda. Non so cosa si potesse fare di più – continua Bonaccini – tutti noi auspicavamo di vincere. Non ci piacciono le sconfitte. Ma la sconfitta c’è. Ora dobbiamo ripartire da qui, l’importante è non perdersi. E io darò il mio contributo perché il Pd non debba perdersi, perché secondo me, tra mille difficoltà, le ragioni per le quali il Pd è nato ed è ancora oggi il secondo partito del Paese, ci sono tutte. E un futuro centrosinistra non può prescindere dal Pd. Negli ultimi anni il Pd ha fatto bene a mettersi a disposizione del Paese in un momento drammatico. È inutile tenere la testa rivolta indietro. Ora ci dovremo mettere a disposizione per un progetto che guardi avanti e guardi al futuro", insiste il governatore.