
Sauro Borghi e. le roselline fatte con l’uncinetto
Sauro Borghi, che lunedì pomeriggio alle 19.15 è stato ufficialmente proclamato per succedere a se stesso, è già pienamente operativo. Per festeggiarne il ritorno ieri il balcone del municipio – a sorpresa - è stato decorato con una sorta di ghirlanda, composta da tante roselline fatte a uncinetto. E per tutta la serata del risultato in città è stata festa con circa 300 persone che si sono accalcate intorno al vincitore. E’ stata la fine di un castigo anche perché il commissariamento non era dovuto a sospetti illeciti nell’amministrazione, ma semplicemente ad un errore formale nel deposito delle liste nel 2024. Ma, San Prospero per quell’errore ha vissuto un anno "sospeso". Borghi di questo è consapevole ed è pronto a ripartire. "Stamattina – ha raccontato Borghi - sono venuto in ufficio per aprire le finestre che sono rimaste a lungo chiuse. Sto aspettando che mi ricolleghino il computer e sto faticosamente rispondendo un po’ a tutti coloro che si sono congratulati con messaggi. Poi, ci sarà da affrontare il passaggio in consiglio comunale che convocherò nel giro di una decina di giorni, nel corso del quale verrà ufficializzata la nomina davanti al consiglio e si procederà a comunicare la nomina degli assessori e ci sarà la presa d’atto della nomina dei consiglieri". Per quella data si saprà anche la composizione della giunta. L’unica certezza è sul nome del vicesindaco, che per numero di consensi raccolti ha già ricevuto una investitura popolare: sarà Matteo Borghi, il nipote, che si è conquistato i galloni con le sue 227 preferenze. Sugli altri nomi resta riserbo anche se il sindaco ha già tracciato le coordinate entro le quali si muoverà. "Per la giunta – fa sapere Sauro Borghi - ho un incontro domani sera con la squadra dei 12 candidati, perché punto al coinvolgimento di tutti coloro che mi hanno affiancato. L’idea con le nomine che ci saranno da fare è creare in questi cinque anni le condizioni del dopo di me. Vorrei che l’esperienza di assessori e consiglieri la facessero tutti, quindi anche le quattro, per così dire, riserve. Perciò penserei intanto di partire con la nomina di 4 assessori, chiedendo a due di loro di dimettersi da consigliere e così dare modo a due non eletti di subentrare in consiglio. Poi, intorno a metà mandato rinominare altri due assessori, facendo anche un giro di deleghe, in modo che ci sia il coinvolgimento di tutti. Sulla base delle preferenze potrebbe essere che parto con una giunta composta da un uomo e tre donne"
Alberto Greco