Borse di studio intitolate al prof morto a 27 anni

Il Fanti ha reso omaggio a Giovanni Bozzolo, vittima di una esplosione in garage lo scorso dicembre. Otto gli studenti premiati

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ll liceo Fanti di Carpi ha reso omaggio al professor Giovanni Bozzolo, l’insegnante di matematica e fisica morto carbonizzato a soli 27 anni il 23 dicembre 2021, mentre era nel garage di casa sua a Fossoli e con amico stava lavorando su una Renault 4, scaldandosi al fuoco di una stufetta. I fumi della benzina avrebbero fatto da detonatore, provocando l’esplosione. Per il 27enne non c’è stato nulla da fare, mentre l’amico ha riportato gravi lesioni.

Il ricordo del professor Bozzolo è rimasto indelebile nei suoi studenti (di IZ, scienze umane e di III e IVP, economico sociale) e in tutta la comunità scolastica del Fanti che ora gli ha intitolato borse di studio. La cerimonia di consegna ad otto studenti meritevoli è avvenuta martedì sera al liceo, in concomitanza con il conferimento degli attestati agli alunni appena diplomati. "E’ stato un momento molto toccante per tutti noi – afferma la dirigente scolastica Alda Barbi –. Abbiamo sempre coltivato la memoria del professor Bozzolo, dal giorno della sua tragica morte: un docente molto competente, nonostante fosse alle sue prime esperienze, e al tempo stesso amato e stimato dai ragazzi. In bacheca sono ancora appese le tante lettere che gli hanno scritto in questi mesi".

A ciascuno degli otto studenti (due per ogni anno di corso, dalla I alla IV) è stata consegnata una borsa di studio del valore di 200 euro, che potranno utilizzare per l’acquisto di libri e il proseguimento del loro percorso scolastico. "Il liceo, tra docenti e allievi, ha raccolto 800 euro – spiega la preside – che sono stati raddoppiati dalla famiglia Bozzolo. La scelta degli ‘otto’ è avvenuta secondo criteri precisi: i ragazzi interessati hanno previamente motivato in forma scritta le ragioni per le quali avrebbero gradito usufruire di questo premio. Una commissione presieduta da uno degli studenti del professor Bozzolo ha poi selezionato le migliori motivazioni. Il tutto a condizione che i candidati avessero almeno 8 nelle materie dell’insegnante scomparso e un buon voto in comportamento".

Grande commozione ha suscitato la lettura di due lettere: la prima è stata scritta dal papà Vittorio Bozzolo, in nome del figlio Giovanni, immedesimandosi in lui, e letta da un amico di famiglia, Michele La Manna, studente della 5P del Fanti. "Carissimi ragazze e ragazzi, sono immensamente contento di essere ricordato con questa iniziativa. Il mio percorso mi ha permesso di conoscervi: nei pochi mesi che mi hanno visto vicino a voi, mi sono sentito a casa e siete stati la mia seconda famiglia. Le nostre strade si sono divise, ma avete fatto parte del mio vissuto, della mia storia, della mia vita. Ricordatevi che il tempo è il bene più prezioso: fate il possibile per non sprecarlo, usatelo in modo saggio e spendetelo per ciò che è davvero importante e collezionate momenti di felicità. Auguro a tutti voi un meraviglioso futuro e di continuare il vostro percorso scolastico e di vita nei migliori dei modi. Un abbraccio dal vostro prof Giovanni".

La seconda lettera è di Beatrice Lento, preside del liceo di Tropea che Giovanni ha frequentato: "Condivido con voi questo bellissimo evento, che testimonia la vostra grande sensibilità educativa. Voi ricordate Giovanni come un bravo docente, ma per me rimane il ragazzino dagli occhi buoni che s’affacciava gioioso alle superiori assieme al fratello gemello".

E’ stato anche ricordato che due ricercatori dell’Università di Reggio Calabria hanno dedicato un importante studio al professor Bozzolo.

Maria Silvia Cabri