Modena, bossolo all’avvocato: "Ma vado avanti"

Minacce ad Elisabetta Aldrovandi, presidente dell’Osservatorio sostegno vittime. In una busta col suo nome anche pesanti offese

L’avvocato modenese Elisabetta Aldrovandi, impegnata nella tutela di donne maltrattate

L’avvocato modenese Elisabetta Aldrovandi, impegnata nella tutela di donne maltrattate

Modena, 25 maggio 2022 - E’ un gesto che purtroppo lascia poco spazio all’immaginazione: una chiara minaccia di morte forse legata all’impegno della ‘destinataria’ nella lotta quotidiana contro la violenza alle donne. Una busta contenente un bossolo di proiettile: è quanto ricevuto nei giorni scorsi dall’avvocatessa modenese Elisabetta Aldrovandi da sempre in prima linea per sostenere le vittime di violenza tra le mura domestiche. A trovare la missiva minatoria nel proprio giardino è stata una donna reggiana assistita da Aldrovandi per una vicenda di atti persecutori che la vede vittima e a sua volta destinataria, a marzo, della stessa busta contenente tre bossoli.

Ovviamente subito sono scattate le denunce, presentate ai carabinieri, al momento contro ignoti. Sulla busta trovata dalla assistita dell’avvocato era chiaramente indicato il nome del legale modenese con tanto di pesanti offese a suo carico. Un avvertimento? Senza ombra di dubbio tanto che Elisabetta Aldrovandi non nasconde preoccupazione e sottolinea anzi l’importanza, per le vittime di violenza, di presentare sempre e tempestivamente denuncia. "Alcune settimane fa, di rientro da un viaggio, una mia cliente che assisto da alcuni anni mi ha comunicato di aver ricevuto una busta a me destinata – racconta Aldrovandi - c’era scritto il mio cognome seguito dalla qualifica di avvocato con un epiteto molto volgare a me diretto. La busta conteneva un bossolo di proiettile. Recuperato il tutto, ho immediatamente sporto denuncia e so che sono partite le indagini e gli accertamenti sul contenuto".

Aldrovandi conferma quindi come anche la sua assistita abbia ricevuto la stessa busta. "All’interno c’erano tre bossoli e anche lei ha subito presentato denuncia. Le denunce sono contro ignoti – spiega ancora - , ma ci sono indizi che restringono il cerchio dei probabili responsabili, ma ovviamente non posso sbilanciarmi. Posso però dire che entrambe le buste riportavano un logo che può essere di aiuto nella ricerca del colpevole". L’avvocato e presidente dell’Osservatorio nazionale sostegno vittime spiega poi come la cliente patisca da anni una situazione di profonda sofferenza determinata da condotte ripetute e gravi poste in essere nei suoi confronti da un uomo e che a oggi non hanno trovato adeguata tutela.

«Ultimamente abbiamo intrapreso nuove azioni – sottolinea – e forse c’è un nesso causale con ciò che è successo". Aldrovandi - finita probabilmente nel mirino dell’autore proprio per il suo importante impegno contro la violenza - invita le donne a denunciare, sempre. "Ricordo che per lo stalking, i maltrattamenti in famiglia e la violenza sessuale è in vigore da quasi tre anni il Codice rosso, che fornisce una tutela preventiva a chi denuncia questi gravi reati, permettendo alla vittima di essere riascoltata nelle 72 ore successive alla presa in carico della denuncia da parte del pm – sottolinea l’avvocato – Questo al fine di verificare la necessità di adottare misure limitative della libertà nei confronti della persona denunciata".