Ragazza incinta picchiata nel Modenese, restano in carcere mamma e figlio

ragazza incinta picchiata

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Modena, 27 luglio 2022 - Restano in carcere mamma e figlio, di 50 e 28 anni accusati di maltrattamenti nei confronti della nuora e moglie dell’uomo, al settimo mese di gravidanza. I due sono stati arrestati venerdì notte dai carabinieri dopo che i vicini di casa avevano assistito dalle finestre all’ennesima scena di violenza contro la vittima. L’arresto dei due era scattato quindi in flagranza di reato. La giovane, poi trasportata in ospedale, al Policlinico dove è rimasta ricoverata al fine di verificare le sue condizioni e quelle del bimbo che ha in grembo avrebbe subito violenze di ogni genere a partire da dicembre dello scorso anno. La famiglia della giovane, che aveva segnalato le vessazioni e i soprusi subiti dalla ragazza, ci tengono ad elogiare il comando dei carabinieri di Vignola per aver agito celermente, ‘salvando’ la donna dai due presunti aguzzini ora in carcere. A restare in cella anche il tunisino residente a Vignola che avrebbe causato un aborto alla compagna, dopo averla brutalmente picchiata. Secondo le indagini svolte dai militari, infatti, lo straniero avrebbe aggredito fisicamente la vittima, 22 anni in diverse occasioni al punto da farle perdere il figlio che stava aspettando. L’uomo è stato arrestato nei giorni scorsi dai carabinieri a Vignola per maltrattamenti, lesioni e, appunto, procurato aborto.