Bottura fa tris: primi ospiti anche a Casa Maria Luigia

Dopo i ristoranti Franceschetta e Francescana riparte anche la guest house Nuova formula: la domenica brunch all’aperto con un menù speciale

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di Barbara Manicardi

Dopo la Franceschetta e La Francescana anche Casa Maria Luigia, la lussuosa guest house di Massimo Bottura e Lara Gilmore incastonata nella campagna modenese, riapre le porte dopo il lungo periodo di lockdown. E lo fa accogliendo in un abbraccio tutti coloro che, in una vera e propria oasi verde supercurata ed estremamente elegante, vogliono concedersi un originale brunch curato dalla giovane chef del team di Bottura, Jessica Rosval. Il filo conduttore del menù è la griglia dove il team dell’eclettico chef numero uno al mondo si prodiga per trasformare gli ingredienti a chilometro zero in portate da cento e lode. Massimo Bottura riesce sempre a sorprendere e a trasformare anche una colazionepranzo in una vera e propria avventura, un tuffo nella storia, nell’arte e nella cultura nell’ambito di un percorso che lui e la moglie Lara hanno costruito ad hoc all’interno di questa escusiva e origiunale redenza.

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All’interno come all’esterno tutto è stato studiato per accogliere ("rigorosamente con un buongiorno" sottolinea perentorio Bottura) chi viene "con un sorriso e con l’ospitalità che noi emiliani conosciamo bene", sorride lo chef. "Vedete questo?" chiede sfilando un disco dalla custodia, "è la prima versione de ’La vie en rose’, roba da brivido". "E questo quadro, vedete? E’ attualissimo nel suo mesaggio: rompiamo il passato per ricostruire il presente". Poi spunta un tavolo impreziosito da un piano in radica di noce dove un tempo di facevano gli atrettanto preziosi tortellini.

L’energia di Bottura è praticamente inesauribile ed è impossibile scindere la sua creatività gastronomica dai gusti artisitici, culturali, musicali e di design. "Riapriamo oggi, in piena primavera – dice lo chef affiancato dalla moglie Lara, anima della guest house – perchè questa deve rappresentare una rinascita". E in mezzo a verde del parco che circonda la villa è facile crederci. "Così come la griglia, il fuoco, filo conduttore di questa nuova iniziativa – spiega Bottura – aperta a tutti coloro che vorranno venire qui per un brunch domenicale. Offriamo cibi che per la maggior parte arrivano dal nostro orto e da aziende qualificate rigorosamente ’made in Modena’ e li rielaboriamo con passione e fantasia". E il risultato, neanche a dirlo, è appunto cento e lode.

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