Bper acquisisce Carige: chiusura entro giugno

L’istituto sempre più vicino alla costruzione di un terzo polo bancario italiano

Piero Montani, Ad di Bper

Piero Montani, Ad di Bper

Modena, 15 febbraio 2022 - Bper si compra Banca Carige confermandosi, sotto la regia del Gruppo Unipol, come la più convinta candidata all’edificazione di un terzo grande polo bancario italiano, a fianco di quelli rappresentati da Intesa Sanpaolo e Unicredit. L’istituto modenese ha raggiunto un accordo per rilevare dal Fitd l’80% del capitale di Carige. I valori dell’operazione restano quelli già delineati nell’offerta preliminare di Bper: Genova verrà pagata un euro, previa ricapitalizzazione a carico del fondo per 530 milioni. Seguirà l’opa degli emiliani sul restante 20% del capitale a 0,8 euro per azione, prezzo a cui si è allineato il titolo a Piazza Affari.

L’intesa arriva al termine di una due diligence di alcune settimane sull’istituto ligure, dopo che il Fitd, lo scorso 10 gennaio, aveva preferito l’offerta di Bper a quella del Credit Agricole. L’acquisizione dovrà essere completata entro il 30 giugno, così da permettere a Bper di avvalersi degli incentivi fiscali messi in campo dal governo per stimolare le aggregazioni. Si tratta di circa 350-370 milioni di euro che, in aggiunta ai 530 milioni del Fitd, "dovrebbero permettere di coprire i costi di ristrutturazione e integrazione di Carige" consentendo a Bper – secondo i calcoli di Equita – di conservare un indicatore di solidità patrimoniale Cet1 "in area 13%" e un rapporto tra crediti deteriorati lordi e totale crediti "inferiore al 5%", garantendo un aumento a una cifra dell’utile per azione a partire dal 2023.

Grazie all’ingresso di 22 miliardi di attivi, 800 mila clienti, 12 miliardi di impieghi e 380 filiali, il gruppo guidato da Piero Montani si consolida come quarta banca italiana per totale attivi, saliti oltre quota 158 miliardi, disponendo di 2120 filiali e servendo oltre 5 milioni di clienti a cui eroga oltre 91 miliardi di finanziamenti. L’acquisto di Carige migliora il profilo geografico di Modena, rafforzando la presenza in Liguria e nel Nord della Toscana. Ma soprattutto conferma il dinamismo della banca emiliana che lo scorso anno ha rilevato circa 600 sportelli di Ubi. Con Unipol al 9% della Popolare di Sondrio, molti vedono nella banca valtellinese – da quest’anno spa – il prossimo tassello di una politica di crescita incoraggiata dal ceo dei bolognesi, Carlo Cimbri, interessato a veder crescere il valore dei suoi investimenti bancari ma soprattutto a distribuire le sue polizze in una rete di sportelli bancari sempre più estesa.

Per un’operazione che si chiude, un’altra potrebbe aprirsi a breve. Il mercato resta infatti in attesa di conoscere le mosse sul Banco di Unicredit, che oggi riunirà il cda per l’approvazione del progetto di bilancio. Gli analisti si interrogano sulla struttura di un’eventuale acquisizione, divisi tra chi scommette su uno scambio azionario puro e chi su un’operazione mista ma tutti concordi su un punto: non dovranno essere intaccati i 16 miliardi di euro promessi ai soci dal ceo Andrea Orcel.