Bufera sul dg Vagnini: "Governo fascista". Il centrodestra insorge: "Si dimetta subito"

Le parole del direttore generale del Policlinico a un dibattito hanno fatto infuriare le opposizioni: "Affermazioni gravi". La replica: "Siamo in un paese libero: ho espresso il mio parere"

Le parole del direttore generale del Policlinico di Modena, Vagnini, a un dibattito hanno fatto infuriare le opposizioni

Le parole del direttore generale del Policlinico di Modena, Vagnini, a un dibattito hanno fatto infuriare le opposizioni

Modena, 4 settembre 2024 – "Mi sento un uomo libero. E proprio da uomo libero ho la possibilità di esprimere quello che penso: nessuno mi impedisce di farlo. Le parole che ho pronunciato alla festa dell’Unità rappresentano un mio pensiero, che ho per l’appunto la libertà di poter esprimere: se riaffermerei che questo governo è fascista e non finanzia la sanità pubblica? Sì, perché è ciò che penso io. E se l’attuale governo non vuole nemmeno riconoscere le sue origini, non è un mio problema – incalza il direttore generale dell’Azienda ospedaliero universitaria, Claudio Vagnini –. Gli attacchi delle opposizioni? Non mi interessano e li ignoro. Alla fine anche loro possono dire ciò che pensano: l’Italia, lo voglio ribadire, è un paese libero e ognuno di noi può esprimere il proprio pensiero indipendentemente dalle proprie posizioni di lavoro. Che è esattamente quello che ho fatto io: ne più ne meno".

Sono queste le parole di Claudio Vagnini, direttore Generale dell’Aou, che replicano alle reazioni delle opposizioni che, ora, chiedono le sue dimissioni.

"Il governo è fascista e vuole uccidere la sanità: è questa l’esternazione del dott. Vagnini – riavvolge il nastro il vice coordinatore regionale di Forza Italia, Antonio Platis –. E questo, a mio avviso, è l’esempio di una dirigenza ideologizzata e non obiettiva. Parliamo di direttori che decidono di prendere la parola ad una festa di partito, quando ai loro medici ed infermieri vietano di intervenire nelle riunioni dei comitati o di parlare con la stampa. Mi chiedo, in merito al caso del dott. Vagnini, se fosse autorizzato ad essere relatore alla Festa dell’Unità? E se questi toni denigratori verso un’istituzione siano conformi alla condotta che un dipendente pubblico dovrebbe avere. È evidente come vi siano i presupposti per un intervento da parte della commissione disciplinare. Oppure ai direttori tutto è concesso?".

A intervenire tempestivamente sulla questione è poi Ferdinando Pulitanò, presidente provinciale di Fratelli d’Italia: "Per l’ennesima volta assistiamo ad una strumentalizzazione bieca, resa ancora più grave dal delicato ruolo che Vagnini riveste – afferma –. Inutile commentare ulteriormente nel merito queste affermazioni stupide e prive di fondamento. Il dottor Vagnini, che probabilmente flirtava con la platea della festa Pd, partito che lo ha nominato in quella posizione di potere, dimentica una serie di iniziative del Governo per tutelare il SSN. Con uno stanziamento di 134 miliardi per il Fondo Sanità, il Governo Meloni ha segnato un record storico, mettendo a disposizione del SSN risorse mai viste in precedenza. Questo dato rende ancor più paradossale il tentativo della sinistra di addebitare colpe proprie a un Esecutivo impegnato, sin dal suo insediamento, a porre rimedio ad anni di tagli e negligenze. Il dottor Vagnini dovrebbe chiedere scusa e presentare le proprie dimissioni".

Così anche Marta Evangelisti, consigliera regionale Fd’I: "La giunta si dissoci formalmente dalle accuse rivolte contro il governo nazionale in tema di sanità dal direttore generale dell’Azienda ospedaliera universitaria di Modena mosse nel corso di un intervento alla festa dell’Unità di Modena e valuti la revoca del suo incarico".

g. d. c.