
Per avere una carta di identità elettronica oggi a Modena occorrono circa 60 giorni. Lo ha specificato in Consiglio comunale l’assessora Ludovica Carla Ferrari rispondendo all’interrogazione del M5s illustrata da Giovanni Silingardi sui tempi di consegna di Disposizioni anticipate di trattamento (Dat) e rilascio Carte d’identità elettroniche (Cie) all’Anagrafe.
Il consigliere, denunciando tempi di attesa di oltre due mesi, ha chiesto "quali siano attualmente le modalità di erogazione dei servizi anagrafici, come mai per gli appuntamenti occorra aspettare mesi e se si ha in previsione una riorganizzazione dei servizi che preveda ad esempio punti di accesso ed orari diversificati in modo da facilitare l’utenza che ha caratteristiche ed esigenze diverse".
L’assessora Ferrari ha spiegato che attualmente i tempi di attesa per le Cie sono di circa 60 giorni: "Questa situazione è temporanea e non è certo l’ottimale, ma è determinata da una carenza di risorse umane dovuta a un avvicendamento di personale che comporta purtroppo l’apertura di soli 4-5 sportelli rispetto ai previsti 6-7, più ovviamente le urgenze. Ci attendiamo che entro fine anno i tempi di attesa tornino a diminuire rientrando nei 15-30 giorni di attesa".
Ferrari ha poi evidenziato che sugli sportelli è ricaduta l’attività precedentemente svolta in convenzione dalle edicole: "Avevamo un servizio che funzionava molto bene che era quello dell’accesso a 22 edicole convenzionate in città per ottenere certificazioni con il sistema Io certifico. A seguito di circolare del ministero dell’Interno – ha proseguito – abbiamo però dovuto fermarlo, con significative ricadute sugli uffici. Non abbandono la speranza di poterlo riattivare”.
Elisa Rossini (Fratelli d’Italia) a queso proposito ha suggerito che "per ripristinare il servizio bisognerebbe prevedere un contributo agli edicolanti: i costi erano a carico loro e, oltretutto, dovevano interrompere la loro attività principale, che è quella di vendere giornali".