Bus, 500 corse al giorno pagate con la carta

La svolta digitale piace agli utenti. E Seta annuncia: "In arrivo più di 100 mezzi ecologici entro metà del prossimo anno"

Migration

di Paolo Tomassone

Per viaggiare in autobus a Modena non c’è bisogno nemmeno di passare dalla biglietteria: basta salire a bordo, avvicinare la carta di credito o il bancomat ai nuovi validatori di colore verde, attendere due secondi e accomodarsi al proprio posto. Nessun scambio di denaro contante e nessun costo aggiuntivo, anzi un bonus in più che permette di non pagare dalla quarta corsa in poi nella stessa giornata. Il nuovo servizio è appena entrato in funzione, ma ha già raccolto il gradimento dei viaggiatori, con una media di 500 biglietti giornalieri acquistati a bordo. Per gli indecisi arrivano anche altre notizie: 35 nuovi mezzi entro la fine del 2021 (i primi dieci hanno acceso i motori ieri) e altri 68 bus entro la prima metà del prossimo anno da dividere con Piacenza e Reggio Emilia. Tutti veicoli moderni, con un equipaggiamento di ultima generazione: un sistema automatico di conteggio dei passeggeri con l’ausilio degli algoritmi, telecamere di videosorveglianza e nuovi sistemi antincendio. Seta, inoltre, ha dato il via libera per l’acquisto di due filobus che si andranno ad aggiungere agli otto ‘Trollino full electric’ già in circolazione dall’inizio dell’anno. Una rivoluzione per il trasporto pubblico locale che non ha mai conosciuto investimenti di questa portata fino ad oggi. Non rimane che mettere in garage l’auto e utilizzare i mezzi pubblici per gli spostamenti in città e in provincia, e invertire così la tendenza negativa degli ultimi due anni. "Anche nel 2021 il trasporto pubblico risente degli effetti della pandemia – spiega l’amministratore delegato di Seta, Francesco Patrizi –, abbiamo avuto ‘alti e bassi’, ora assistiamo a una ripresa ma non abbiamo ancora raggiunto i livelli del 2019". Una tendenza registrata in tutta la regione. "Assieme alle aziende locali stiamo lavorando per recuperare i passeggeri persi durante l’emergenza Covid; siamo fiduciosi che gli investimenti degli ultimi mesi e quelli per i prossimi anni serviranno per incrementare sul territorio l’utilizzo del trasporto pubblico – ricorda l’assessore regionale ai Trasporti, Andrea Corsini –. Rispetto al passato aumenta la sensibilità da parte dei cittadini. Un discorso invece più complicato per il trasporto delle merci, che per la maggior parte viaggiano ancora su gomma". Grazie a un investimento di oltre 70 milioni di euro, nel giro di un paio d’anni verranno dismessi i bus obsoleti – circa 150 mezzi Euro 2, 70 mezzi Euro 3 e 50 bus alimentati a Gpl – sostituiti da 267 mezzi tra cui 76 bus diesel Euro 6 e 68 bus esclusivamente alimentati a metano, sia nella versione ‘ibrida’ per i servizi urbani, sia nella modalità ‘Lng’ che offre vantaggi in termini di autonomia, costi di esercizio, prestazioni e sostenibilità per i servizi extraurbani. In questo modo l’età media della flotta passerà dagli attuali 12,7 anni a 9,3 anni, in linea con gli altri paesi europei.

A Modena possiamo però già vantare un primato: siamo una delle poche realtà italiane ed europei a far circolare in centro città mezzi estremamente ecologici, come gli otto filobus ‘Trollino’ equipaggiati con un gruppo di batterie ad alta capacità che consente di circolare in marcia autonoma per diversi chilometri e non utilizzare un motore ausiliario termico. Entro un anno ne arriveranno altri due grazie al finanziamento di 1,3 milioni del Comune con i fondi assegnati nel piano strategico nazionale per la mobilità sostenibile.