Bus, autisti infuriati "Dipendente Seta aggredito da minorenni Il prefetto ci riceva"

’Parapiglia’ mercoledì sera sulla linea 1 in stazione dei treni. Il sindacato Ugl Autoferro: "L’hanno preso a pugni in faccia,. situazione fuori controllo. Nei pressi del centro rischi continui". .

Bus, autisti infuriati  "Dipendente Seta  aggredito da minorenni  Il prefetto ci riceva"

Bus, autisti infuriati "Dipendente Seta aggredito da minorenni Il prefetto ci riceva"

"Un altro autista Seta è stato aggredito verbalmente e fisicamente. E’ inaccettabile". Così il sindacato Ugl Autoferro, ieri, interveniva in merito all’ennesimo episodio violento che si è verificato mercoledì a bordo di un mezzo del trasporto pubblico locale, in stazione dei treni.

Stando a quanto raccontato dall’autista, a colpirlo sarebbe stato un ragazzo, minorenne, salito sul bus della linea 1 poco dopo le 19, insieme a un coetaneo.

Si sarebbe scatenato, forse a causa di qualche parola di troppo, un ’parapiglia’, sfociato poi in un’aggressione che ha portato all’intervento della polizia locale e del 118. L’autista è stato medicato al pronto soccorso, dove gli è stata diagnosticata una prognosi di cinque giorni.

Si tratta dell’ennesimo episodio simile, e ancora una volta duole constatare che sono coinvolti ragazzi minorenni. Ora è probabile che l’autista decida di sporgere denuncia per lesioni. E Seta fa sapere che, nel caso si ravvisino gli estremi, potrebbe anche scattare una denuncia per interruzione di pubblico servizio, visto che l’autobus è dovuto rimanere a lungo fermo, con un ovvio danno per gli utenti del servizio.

Fondamentale per fare chiarezza sull’accaduto sarà la visione delle immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza installate sul mezzo, messe a disposizione delle forze dell’ordine dall’azienda.

Quanto accaduto ha fatto subito ’saltare sulla sedia’ il sindacato Ugl Autoferro, che è intervenuto in difesa dell’autista. "I ragazzini in questione, già noti agli autisti di Seta, – afferma Pasquale Castaldi –, sono saliti sull’autobus della linea 1A e hanno iniziato a insultare l’autista alla guida del mezzo. L’autista – continua il sindacalista – ha tentato più volte, da seduto, di invitarli a porre fine a questi inutili insulti fino a quando nell’atto di alzarsi per chiedere loro di abbandonare l’autobus, ha ricevuto, come risposta, solo dei gran pugni sul viso".

"Nonostante l’aggressione, l’autista – continua il sindacato Ugl – è riuscito a trattenere i due ragazzi sull’autobus nell’attesa dell’arrivo delle forze dell’ordine che il dipendente Seta aveva prontamente allertato. Giunti sul posto, gli agenti della polizia locale hanno identificato i due minorenni mentre l’autista si è recato al pronto soccorso per ricevere le dovute cure".

Castaldi sottolinea: "Quanto accaduto è purtroppo solo l’ennesimo episodio che vede coinvolti gli autisti di Seta, che si trovano a dover subire inermi gli insulti, le aggressioni fisiche e verbali di ragazzi minorenni e non che quotidianamente popolano le zone più a rischio della città che negli ultimi anni è diventata sempre meno sicura".

Il sindacalista fa riferimento ad alcune aree che tristemente riempiono le pagine di cronaca. "Non di poco conto – denuncia – sono gli episodi di violenza che accadono in zona autostazione delle corriere, nei pressi del Novi Sad e stazione ferroviaria. La Ugl Autoferro si impegna a richiedere nel breve periodo un incontro urgente col prefetto di Modena per tentare una risoluzione a questo gravoso disagio che i lavoratori di Seta stanno vivendo".

Sull’episodio si è espressa anche la famiglia dei due ragazzi, che ha fornito una versione molto diversa da quella dell’autista. "Mio figlio – dice la madre del ragazzo – è stato preso per i capelli, una cosa inaccettabile. Siamo pronti a fare denuncia per questo fatto gravissimo. Stiamo parlando di un minorenne".

Come detto, per fare chiarezza lo strumento più efficace saranno sicuramente le telecamere del mezzo, che – insieme a eventuali testimonianze di chi era presente – potranno chiarire la dinamica dell’aggressione.

d. m.